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Luigi è un vero sportivo: va a correre tutti i giorni dopo il lavoro, ama giocare a tennis con sua moglie Carla e, anche quando si ripropone di riposarsi un po' almeno in vacanza, finisce sempre per partecipare a ogni sorta di torneo.
Carla glielo dice sempre: lui non ce la fa proprio a star fermo! Quest'anno però Luigi ha dovuto rinunciare all'allenamento per la maratona perché è impegnato nella ristrutturazione della loro nuova casa.
Durante un pomeriggio da CasaVerde, il negozio di mobili che frequentano spesso, Carla e Luigi trovano un divano comodo e conveniente. Al momento di acquistarlo Luigi fa per pagare con un assegno, ma Carla gli suggerisce di pagare con bonifico utilizzando l'opzione "bonifico parlante", un metodo di pagamento pratico se si vuole usufruire delle agevolazioni fiscali per ristrutturazione. Luigi, che ha scaricato da poco l'APP della sua banca sullo smartphone, decide di provare. Fare un bonifico è diventato molto più semplice: basta inserire i dati e fornire l'impronta digitale. Volendo, si può scegliere di effettuare anche un bonifico istantaneo: in questo caso, i soldi vengono accreditati sul conto del beneficiario in pochi secondi. Un bel miglioramento! È presto fatto: Luigi inforca gli occhiali e digita sullo smartphone l'IBAN di CasaVerde, facendo rapidamente avanti e indietro con lo sguardo dal telefono al foglio dove è stampato il loro ordine. Inserisce poi la dicitura corretta del beneficiario, CasaVerde SpA, ed effettua il pagamento.
Un paio di giorni dopo l'addetta al reparto amministrazione del negozio chiama Luigi informandolo del fatto che CasaVerde non ha mai ricevuto il pagamento. Purtroppo Luigi si accorge, chiamando la sua banca, che c'è qualcosa che non va: la dipendente della banca lo informa che il bonifico è arrivato, ma non a CasaVerde, bensì a Giovanna Bianchi! Una correntista di un'altra banca. Che cosa può essere successo? La dipendente della banca chiede a Luigi se ha digitato direttamente l'IBAN o l'ha copia-incollato, e se, dopo averlo inserito, lo ha ricontrollato prima di procedere con il pagamento. Viene fuori che in effetti Luigi si è sbagliato a digitare l'IBAN. In caso di IBAN digitato erroneamente le conseguenze sono purtroppo a carico di chi dà l'ordine di bonifico. La banca di chi effettua il bonifico può provare a fare una richiesta di storno dell'accredito alla banca del beneficiario, gli spiega la dipendente della banca, ma se le somme pagate sono già entrate nella disponibilità del beneficiario (anche se si tratta di un beneficiario "per sbaglio") occorre il suo consenso. È sempre possibile, comunque, rivalersi in sede civile sulla persona che ha ricevuto per errore il bonifico.
Luigi è stupito dell'accaduto! In effetti, non si era mai posto più di tanto il problema di ricontrollare l'IBAN dopo averlo digitato e soprattutto pensava che il nome del beneficiario fosse la cosa più importante. Invece…
La dipendente della banca gli consiglia, quando effettua un bonifico dallo smartphone o dal PC, di evitare di digitare l'IBAN personalmente bensì di copia-incollarlo da una fonte certa (come, ad esempio, un sito web ufficiale o una comunicazione affidabile in formato digitale): in questo modo siamo sicuri di non sbagliarci. Se copia-incollarlo non è possibile, è importante porre un po' più di attenzione mentre si scrive il codice e prendersi tutto il tempo necessario per ricontrollarlo dopo averlo digitato. Inoltre, se si fanno bonifici ricorrenti allo stesso beneficiario (ad esempio al proprio condominio per il pagamento delle rate), la cosa migliore è stare attenti la prima volta e poi memorizzare il contatto: per le volte successive basterà selezionare il nome del beneficiario. Sicuramente più sicuro e, ovviamente, anche molto pratico!
Aspettando di sapere se Giovanna Bianchi restituirà il denaro o meno, Luigi si fa una promessa: va bene correre veloce verso il traguardo, ma solo in pista! Almeno per quanto riguarda i pagamenti digitali, è sempre meglio rallentare un po'.