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#iorestoacasa. Lezioni di economia e finanza giocando intorno a un tavolo!

Anche dopo il 4 maggio restare a casa sarà una buona abitudine, ancora per un po'.

Dopo i classici della letteratura e del cinema, vi suggeriamo oggi una piccola lista di giochi da tavola. Come per i film e i libri, ognuno di essi - oltre a divertirvi e farvi passare piacevolmente delle ore in compagnia dei vostri cari - vi regalerà un pensiero, un'idea o un concetto di economia o finanza.

Monopoly (2-6 giocatori, 8+ anni)

Non si può non cominciare dal Monopoly: ideato nel 1935, tradotto in trentasette lingue, e distribuito in cento tre Stati. Secondo alcune stime (della casa produttrice) ci hanno giocato circa 750 milioni di persone, nelle sue decine di versioni ufficiali: una in particolare ci piace ricordare, Monopoly Electronic Banking o Monopoly Ultimate Banking (i valori delle proprietà in questa versione cambiano durante la partita!), che al posto delle banconote usa delle carte di credito dove vengono detratte o depositate per spese e guadagni.

Il gioco Monopoly propone il tema della gestione del denaro: per poter vincere c'è bisogno non solo di immaginarci un nostro piano finanziario (fatto di priorità di acquisti di terreni e investimenti in proprietà), ma di saperlo modificare nel tempo per migliorarlo e adattarlo alla situazione che stiamo vivendo.

Per saperne di più sulla pianificazione finanziaria puoi leggere il contributo e guardare i video su questo portale.

Per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado ecco un percorso dedicato.

Gioco della vita (Game of life) (2-4 giocatori, 8+ anni)

Anche il Gioco della vita può essere considerato un grande classico tra i giochi da tavola: è stato ideato in una versione primitiva nel 1860, ma la versione che conosciamo e su cui giochiamo ancora è di 100 anni più vecchia. Una copia del gioco è conservata al museo Smithsonian di storia americana, per la sua importanza e influenza non solo nel mondo dei giochi. Per quei pochi che non lo conoscessero, il Gioco della vita è un gioco in cui viene - appunto - simulata l'intera vita: bisogna quindi prendere decisioni importanti (quanto studiare e cosa), scegliere il tipo di lavoro, se e quale casa acquistare, chiedere prestiti, fare degli investimenti e mettere su famiglia. Si capisce bene che arrivare in fondo alla partita vuol dire aver gestito delle risorse finanziarie, e ragionare sulle diverse scelte, a breve e a lungo termine, che caratterizzano le diverse fasi della vita di tutti.

Per saperne di più puoi consultare la sezione Momenti che contano sul portale nazionale di educazione finanziaria.

Acquire (2-6 giocatori, 12+ anni)

Anche Acquire è uno di quei giochi da tavola che viene da lontano: la sua prima versione è stata distribuita nel 1960, ma la versione negli scaffali dei negozi di oggi - quella del 2008 - è molto diversa da quella edizione. Acquire è un gioco relativamente veloce (circa un'ora a partita) e semplice anche se l'obiettivo sembra assai ambizioso: i giocatori sono imprenditori che investono in catene alberghiere; si possono costruire o fondere più catene (in questo caso si devono liquidare gli azionisti della società più piccola). Il gioco, nella sua semplicità delle regole, riesce bene a riprodurre l'incertezza del mercato azionario: c'è praticamente tutto l'abc della finanza su un tavolo da gioco! Acquire è una delle "discipline" delle Olimpiadi della mente di Londra.

Per saperne di più puoi consultare su questo portale la sezione investire.

Per approfondire puoi consultare il sito della Consob.

Alta tensione (2-6 giocatori, 12+ anni)

Alta tensione è un gioco di nuova generazione, essendo stato distribuito per la prima volta nel 2004 e da quel momento è considerato tra i migliori giochi da tavola di quasi ogni classifica stilata. Essendo un gioco di "ultima generazione" le sue dinamiche appaiono più veloci e adatte anche ai millenial. Lo scopo del gioco è costruire ed espandere la propria rete elettrica fornendo energia a sempre più città. Vincerà chi, all'ultimo turno, riuscirà ad illuminare più edifici sul tabellone di gioco. Dove sta l'economia? ogni giocatore deve calcolare il giusto mix di operazioni da fare con le risorse che ha a disposizione tra costruire centrali, piazzare le case, ma anche fare scorte di risorse, facendone così lievitare il prezzo alle aste e mettendo in difficoltà gli altri giocatori. I giocatori si confrontano quindi con i concetti di scarsità di risorse, domanda e offerta, pianificazione e risparmio.

I coloni di Catan (3-4 giocatori, ma fino a 6 con le espansioni, 10+ anni)

I coloni di Catan è un gioco del 1995 che simula la colonizzazione di un'isola utilizzando le risorse disponibili. Nello stesso anno in cui è uscito ha vinto i principali premi dell'industria ludica tedesca, e dopo venti milioni di copie distribuite, è ancora oggi tra i più venduti in Italia e nel mondo. Ha caratteristiche simili ad Alta tensione, perché è un gioco gestionale con una alta interazione tra i giocatori, ma I coloni di Catan risulta più semplice e adatto ai bambini. Anzi, l'autore del gioco ha più volte detto che ha voluto realizzare un gioco che fosse il più possibile democratico, che desse cioè le stesse possibilità a un ragazzo di vincere contro un adulto. Realizzando opere pubbliche, grazie al commercio e allo scambio di risorse si aumenta la prosperità della propria comunità e - alla conclusione della partita - si viene "eletti" signori di Catan: grano, mattoni, metalli preziosi, lana: cosa comprare, a quanto scambiarli… diversificare le proprie risorse o diventare monopolista di una per poi decidere il suo prezzo nel mercato con gli altri giocatori? Queste le domande che si pongono i coloni di Catan, per trovare il modo di diventare signori dell'isola.

Per saperne di più puoi consultare, tra l'altro, le sezioni pagare e risparmiare di questo portale.

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