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#iorestoacasa. Privacy, truffe, tracciamenti: l'analisi dell'esperto Banca d'Italia

Il traffico Internet in Italia è cresciuto in queste settimane del 25% per permettere di lavorare, seguire lezioni e restare in contatto con amici e parenti da remoto. Lo sottolinea in una recente intervista al Sole24 ore, l'economista della Banca d'Italia Claudia Biancotti. Aumentano tempo e quantità di dati scambiati sulla rete e questo ci rende più vulnerabili:

  • più tentativi di truffe online, dalla proposta di sedicenti cure contro il coronavirus a fittizie iniziative di solidarietà che possono sottrarre direttamente somme di denaro o le credenziali di accesso ai nostri conti online;
  • più rischi di intrusioni informatiche nelle aziende, costrette a ridurre le difese informatiche per permettere in tutta urgenza il lavoro da casa;
  • maggior accumulo di informazioni personali da parte di soggetti terzi.

In materia di riservatezza delle informazioni - dice Claudia Biancotti - ci sono soprattutto due considerazioni da fare in chiave prospettica.

Innanzitutto, è probabile l'uso dei dati personali per contenere il contagio, ad esempio tramite app per il tracciamento dei movimenti delle persone. La normativa sulla privacy in Europa, una delle più severe al mondo, consente usi eccezionali di alcuni dati personali per esigenze di salute pubblica. Tali usi devono essere il più possibile limitati; soprattutto, devono essere transitori.

La seconda considerazione riguarda la concentrazione di informazioni e di potere presso i giganti della tecnologia che già oggi offrono servizi digitali. Tra i servizi digitali ci sono quelli bancari e finanziari. Il settore finanziario è tra i più preparati a gestire l'espansione dell'operatività digitale perché già da tempo tutti gli intermediari sono tenuti a standard di sicurezza informatica particolarmente elevati; lo impongono le autorità di settore. Si tratta da un lato di vigilare sul rispetto delle norme, dall'altro di continuare a diffondere la cultura di un uso consapevole di tale servizi. Gli strumenti di pagamento elettronici e on line per esempio sono sicuri ma occorre comunque aver presente alcune attenzioni.

Puoi scoprirle leggendo i nostri approfondimenti in materia di pagamenti elettronici:

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