La Giornata mondiale delle competenze giovanili 2021
Si celebra oggi la Giornata mondiale delle competenze giovanili. L'iniziativa si svolgerà anche quest'anno in un contesto difficile a causa della pandemia ancora in corso e renderà omaggio alla resilienza e alla creatività che i giovani hanno dimostrato durante questo periodo.
L'UNESCO ha stimato che tra marzo 2020 e maggio 2021 in metà dei paesi del mondo le scuole sono state completamente o parzialmente chiuse per l'emergenza sanitaria per più di 30 settimane. Alla fine dello scorso giugno, quasi 157 milioni di studenti in 19 paesi non erano ancora tornati tra i banchi di scuola.
Un sondaggio condotto dall'UNESCO, dall'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) e dalla Banca mondiale presso numerosi istituti scolastici per la formazione tecnica e professionale, ha confermato che la formazione a distanza è diventata il modo più comune di impartire competenze, con notevoli difficoltà dovute all'adattamento dei curricula, alla preparazione degli studenti/tirocinanti, ai problemi di connessione e alla necessità di garantire continuità ai processi di valutazione.
Le stime dell'ILO mostrano che a livello globale la perdita occupazionale tra i giovani (15-24 anni) è stata dell'8,7% nel 2020 (rispetto al 3,7% degli adulti), con un calo più pronunciato nei paesi del continente americano in cui sistemi di protezione dei posti di lavoro sono meno presenti. E il dato peggiore è che le conseguenze di questa riduzione potrebbero durare anni.
Ecco perché diventa ancora più importante la Giornata Mondiale delle competenze giovanili. Obiettivo della Giornata è proprio quello di sottolineare l'importanza strategica di dotare i giovani delle competenze migliori per consentire loro di inserirsi un domani nel mondo del lavoro e di acquisire le conoscenze di base per l'imprenditorialità.
In questo contesto, lo sviluppo delle competenze tecniche e professionali e - come abbiamo sottolineato qui - della cultura finanziaria è uno strumento indispensabile per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Un'opportunità di sviluppo delle competenze tanto più importante per i cosiddetti neet (acronimo per Not in Employment, Education or Training), ovvero i giovani che non hanno né cercano un impiego e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale. Come mostra il grafico, troppi giovani non studiano né lavorano. A livello globale, un giovane su cinque è neet. Tre su quattro dei giovani neet sono donne. Con la crisi COVID-19 il tasso di neet è aumentato in molti paesi perché il calo dell'occupazione non è stato compensato dal ritorno all'istruzione e alla formazione.
A ricordarne l'importanza è anche l'Agenda 2030 che, tra i suoi 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, dedica l'obiettivo 4 proprio all'istruzione:
"Fornire un'istruzione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti è la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile".Questo significa porre i riflettori della comunità internazionale sullo stretto legame tra la qualità della formazione, la promozione dello sviluppo sostenibile e la realizzazione di una società più equa e inclusiva.