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Novità dal mondo delle cripto-attività

Un primo passo verso una strada più sostenibile

Lo scorso 15 settembre c'è stata una novità nel mondo delle cripto-attività. È noto che il funzionamento delle cripto-attività necessita di potenti computer sparsi in tutto il mondo che consumano tanta energia. La piattaforma Ethereum ha adottato un nuovo sistema che dovrebbe ridurre il suo consumo energetico del 99,95%. Cerchiamo di capire di cosa si sta parlando.

Cripto-attività e blockchain

Le cripto-attività avvengono attraverso scambi tra utenti di una rete basata sulla blockchain (letteralmente "catena di blocchi"). La blockchain si basa a sua volta su un vero e proprio registro, o libro mastro, distribuito tra gli utenti, nel quale vengono archiviati in modo sicuro, verificabile e permanente le transazioni e gli scambi all'interno della rete.

I dati di ogni scambio sono trascritti all'interno di blocchi crittografici (quindi sicuri e anonimi), che consentono di risalire e verificare tutte le transazioni fatte con una valuta virtuale e, più in generale, gli scambi di token. La catena di blocchi cifrati costituisce una specie di DNA della rete. L'aggiornamento della catena consiste nell'aggiunta di blocchi di nuove transazioni e la sincronizzazione delle copie del registro, secondo un insieme di regole dette "protocolli di validazione". I responsabili della validazione sono in genere gruppi degli stessi utenti, selezionati secondo il protocollo adottato dalla rete, che in cambio ricevono un incentivo in cripto-valuta.

In che cosa consiste la nuova tecnologia

La nuova tecnologia prevede il passaggio da un protocollo che seleziona i validatori in base alla loro abilità di risolvere algoritmi sempre più complessi ed energivori, che richiedono cioè l'uso intensivo di macchine per il calcolo che consumano molta energia (e che appunto hanno reso le criptovalute sempre meno sostenibili da un punto di vista ambientale), a un processo basato sulla collaborazione tra utenti. Con il nuovo sistema, gli utenti si candidano come validatori bloccando parte delle cripto attività possedute, a garanzia di un comportamento corretto nella validazione delle transazioni.

Con questa operazione Ethereum mira a ottenere una riduzione fino al 99,95% dei consumi di energia, oltre a renderla più sicura contro attacchi esterni. Il completamento del processo, che oltre ai costi ambientali prevede l'alleggerimento anche dei costi economici e dei tempi del funzionamento della rete, dovrebbe avvenire nel 2023.

I rischi per gli utenti

L'annuncio della nuova tecnologia, riportata dai media in occasione della cosiddetta fusione di Ethereum, ha suscitato numerose reazioni tra utenti ed esperti di cripto-attività, che si dividono tra entusiasti e scettici. In termini tecnici, l'operazione non prevede variazioni nell'uso della piattaforma per gli utenti e all'atto del rilascio del nuovo processo non sono stati infatti segnalati disservizi o blocchi alla piattaforma. Per i più scettici, però, i disservizi non solo saranno inevitabili, nel breve o nel medio periodo, ma potrebbero avere conseguenze su scala sistemica, che vanno dal prolungarsi dei blocchi tecnici a vere e proprie crisi per tutta l'industria cripto.

In attesa di osservare l'effettivo impatto dell'evento sulla comunità cripto e sul suo funzionamento e sui servizi collegati, gli utenti dovranno prestare particolare attenzione a situazioni poco chiare o a tentativi di vere e proprie truffe ai loro danni che potrebbero manifestarsi in questa fase.

Alcuni truffatori, ad esempio, potrebbero sfruttare l'incertezza degli utenti causata dalla complessità tecnica dell'operazione per richiedere e ottenere dagli utenti informazioni utili per l'accesso e il controllo dei loro portafogli. L'adescamento, o phishing, potrebbe passare attraverso iniziative di marketing truffaldine che prevedono la condivisione di credenziali.

Vedremo nel tempo quanto questa tecnologia, ancora in sperimentazione, contribuirà a ridurre consumi di energia e emissioni di anidride carbonica nel mondo delle cripto-attività. In attesa che venga definito una disciplina europea a tutela soprattutto dei piccoli risparmiatori, è importante comunque, come abbiamo detto più volte, valutare sempre con molta attenzione l’operatività in  cripto-attività  che può comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate (qui l'ultima comunicazione ufficiale).

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