Un clima nuovo. Verso un'economia e una finanza sostenibili

Stiamo per arrivare a Trieste, quarta tappa del nostro Viaggio con la Banca d'Italia. Il tema al centro di questa tre giorni è la sostenibilità e il cambiamento climatico. Ma cosa vuol dire?

Consapevole dell'urgenza di aprire un dibattito pubblico sull'argomento, la Banca d'Italia si è fatta promotrice di un dibattito che coinvolga le Istituzioni, il mondo dell'impresa e della ricerca, per trovare soluzioni compatibili con gli obiettivi globali e che guardino al contempo ai tessuti locali. La Banca d'Italia si è dotata da tempo anche di un gruppo di lavoro dedicato a studiare gli effetti del cambiamento climatico sull'economia e cercare soluzioni che possano ridurne gli impatti negativi.

"Il sistema economico e finanziario si trova ad affrontare la doppia sfida del cambiamento climatico: se da un lato è necessario mitigarne gli impatti - che si traducono in una maggiore frequenza e intensità di eventi climatici estremi come i periodi di scarsità idrica e di ondate di calore - dall'altro va anche affrontata la necessaria ma complessa transizione verso un sistema economico che si liberi delle emissioni di gas serra legate all'utilizzo delle fonti fossili."

Insomma, la lotta al cambiamento climatico e le scelte che abbiamo il dovere di compiere per assicurare un futuro alle prossime generazioni e al nostro pianeta, comporta anche un ripensamento della nostra idea di ciclo economico, di come produciamo gli oggetti e il cibo, di come sono conservati e trasportati, e del tipo di energia che utilizziamo anche nella nostra quotidianità. Un ripensamento del genere non è possibile senza immaginarne i costi: parliamo genericamente di cambiare "fonti energetiche", ma nel piccolo delle famiglie, per esempio, è davvero chiaro quanto possa costare sul bilancio personale la sostituzione di una vecchia macchina diesel, magari ancora perfettamente funzionante, con un ultimo modello ibrido o totalmente elettrico?

"È necessario innovare le strategie del paese per tenere conto di questi elementi, dando valore alla loro lungimiranza per ridurre l'incertezza di investitori e consumatori. Tali politiche andrebbero informate attraverso una approfondita conoscenza di come questi fattori si manifestano sul territorio nazionale, che presenta specificità diverse sia per l'esposizione ai rischi naturali sia per gli assetti economici e industriali."

La soluzione non può fermarsi ai comportamenti individuali, anche se sempre più diffusi tra la popolazione. C'è bisogno di una visione di insieme, di scelte politiche nazionali ed europee. C'è bisogno di aiutare i settori dell'economia che più entreranno in crisi per i costi della transizione, senza però rallentarla. La finanza e il sistema bancario possono fare la loro parte, e le istituzioni come la Banca d'Italia - anche attraverso questi momenti di dibattito con tutti i cittadini - possono dare il loro contributo.

La mattina del 5 settembre, al teatro Verdi di Trieste, il Governatore della Banca d'Italia aprirà l'evento "Un clima nuovo: verso un'economia e una finanza sostenibili", a cui seguirà un dibattito con figure imprenditoriali e accademiche locali, assieme agli esperti della Banca d'Italia. L'iscrizione a questo e gli altri eventi della tappa è ancora possibile (per prenotare una visita guidata della filiale di Trieste bisogna usare il portale del FAI), ma i posti sono in esaurimento.