L'Educazione finanziaria nelle carceri siciliane

La Banca d'Italia in Sicilia ha di recente avviato, d'intesa con il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria e con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale, un progetto per realizzare un'iniziativa strutturata di educazione finanziaria a favore della popolazione ristretta nei penitenziari, nel presupposto che l'educazione finanziaria costituisce un fattore importante per lo sviluppo di abilità e competenze da parte dei detenuti, utili per il reinserimento nella vita sociale e per il recupero dei valori fondamentali della convivenza civile.

Le Filiali di Palermo, Catania e Agrigento dell'Istituto hanno già tenuto numerosi incontri in molte delle 23 case circondariali siciliane, con il coinvolgimento di diverse centinaia di persone detenute. Gli argomenti, trattati in modo assolutamente pragmatico, spaziano dalla pianificazione, ai prestiti, al conto corrente e alle carte di pagamento, e sono svolti dagli specialisti della Banca con un approccio comunicativo interattivo, dialogico-conversazionale.

Sin da subito è emersa in maniera evidente la rilevanza del bisogno formativo identificato, che ha contribuito al successo dell'iniziativa. Nel corso degli incontri, infatti, si è riscontrato l'estremo interesse da parte dei destinatari delle sessioni formative, che hanno partecipato con un atteggiamento eccezionalmente attivo e interessato, ricercando un dialogo continuo con i formatori, stimolando fruttuose riflessioni, richiedendo chiarimenti, approfondimenti, precisazioni pertinenti. Al termine di ciascun incontro viene sempre esplicitamente chiesta la continuazione dell'esperienza attraverso la realizzazione di ulteriori incontri, con suggerimenti circa nuove tematiche di interesse, adatte alle peculiarità degli interlocutori.

Elemento non meno importante per valutare gli effetti positivi del progetto risulta la testimonianza di arricchimento umano e professionale che è stata resa dai formatori. Le case circondariali, nonostante le numerose attività svolte in questi anni anche in rapporto con l'esterno, vengono ancora percepite come realtà chiuse e poco conosciute e spesso la percezione è distorta da argomenti stereotipati. L'estrema peculiarità degli istituti penitenziari, la varietà della platea in termini di età, provenienza ed esperienze pregresse, la reazione e l'interesse mostrato dai partecipanti hanno contribuito a creare delle condizioni uniche che hanno favorito un interscambio estremamente fruttuoso anche per chi, di norma, svolge questi interventi in altri contesti.

Di particolare rilievo è stato il contributo fornito dagli operatori dell'Amministrazione Penitenziaria e delle Istituzioni scolastiche - formatori, docenti dei Centri Provinciali per gli Adulti e altre figure professionali presenti negli istituti - che si occupano dell'istruzione e della formazione dei detenuti, che hanno svolto il ruolo di facilitatori delle iniziative e hanno illustrato le numerose attività educative svolte all'interno dei penitenziari. Le attività proseguiranno nel corso del 2023 con l'obiettivo di raggiungere tutte le case circondariali presenti nel territorio siciliano che aderiranno al progetto e, in una visione prospettica, di rendere permanente l'offerta formativa di educazione finanziaria della Banca d'Italia per i detenuti.

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