Accesso ai servizi bancari di base per i profughi ucraini in Italia
Aggiornata al 6 marzo 2023
Il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato lo scorso 4 marzo all'unanimità una decisione per garantire protezione temporanea alle persone in fuga dall'Ucraina a causa della guerra. Tale decisione riconosce a queste persone la possibilità di soggiornare liberamente e avere accesso garantito al mercato del lavoro, agli alloggi, all'assistenza medica e all'istruzione per i minori. Lo strumento della protezione temporanea era stato previsto da una Direttiva della Commissione Europea del 2001 - a seguito dei conflitti in ex Jugoslavia e in Kosovo - e non era mai stato attivato prima d'ora.
Un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) disciplinerà nel dettaglio in Italia questa e altre misure straordinarie di accoglienza. Intanto, il Ministero dell'Interno ha avvisato le Questure che possono acquisire sin da oggi le domande di protezione temporanea. I sistemi informatici sono stati adattati e gli operatori degli sportelli possono già stampare il modello per la richiesta e rilasciare la ricevuta a chi la presenta.
Solo dopo la pubblicazione del DPCM, la Questura potrà completare l'esame della domanda con la stampa e il rilascio del permesso di soggiorno. Questo avrà formato elettronico e validità fino al 4 marzo 2023.
La protezione temporanea sarà garantita per un periodo di un anno. Tale periodo potrà essere prorogato automaticamente di sei mesi in sei mesi, per un periodo massimo di un altro anno. Informazioni su chi può chiedere il permesso di soggiorno sono disponibili qui. Segnaliamo una brochure informativa del Ministero dell'interno, anche in lingua ucraina, con alcune prime informazioni utili e regole da seguire per regolarizzare la propria posizione. La brochure può essere raggiunta anche tramite il codice QR in fondo a questa pagina.
Il 2 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge numero 16, che estende fino al 31 dicembre 2023 la validità dei permessi di soggiorno rilasciati agli sfollati ucraini.
In quanto persone soggiornanti legalmente nell'Unione Europea, anche gli ucraini sfollati possono da subito accedere ai servizi bancari di base.
Il conto di base consente l'accesso ai servizi di pagamento fondamentali. Esempi sono i bonifici e gli addebiti per effettuare i pagamenti e la possibilità di ottenere una carta di debito, utile per gli acquisti e i prelievi dagli sportelli automatici.
È utile ricordare che tutti i consumatori che soggiornano legalmente nell'Unione europea possono avere un conto di base. Non sono ammesse discriminazioni e non conta il luogo di residenza. Può accedervi chiunque abbia il diritto di soggiornare in uno Stato membro dell'Unione europea, in virtù del diritto dell'Unione o del diritto italiano, compresi i consumatori senza fissa dimora e i richiedenti asilo politico. Banche, Poste italiane e gli altri soggetti autorizzati a offrire servizi di pagamento in Italia devono offrire almeno un prodotto denominato in euro che abbia le caratteristiche di un conto di base.
Per maggiori informazioni sul Conto di base, sulle sue caratteristiche e i servizi offerti rimandiamo alla nostra pagina di approfondimento.
In caso di problemi è possibile presentare, gratuitamente e senza l'assistenza di un legale, un esposto alla Banca d'Italia indicando l'intermediario o gli intermediari coinvolti oltre a una ricostruzione chiara e sintetica del motivo della lamentela. Per presentare un esposto alla Banca d'Italia è sufficiente accedere alla piattaforma "Servizi on line", selezionando il box "Presenta un esposto", che guida il cliente nella compilazione in modo semplice, sicuro, veloce e gratuito.
