Come cambia il portafoglio degli italiani
Come abbiamo già commentato in occasione della Giornata mondiale del risparmio, la pandemia ha causato una riduzione dei consumi e un aumento dei risparmi degli italiani. Il Bollettino Economico pubblicato nei giorni scorsi dalla Banca d'Italia conferma che anche nel terzo trimestre la propensione al risparmio è rimasta elevata, al 14,6 per cento del reddito disponibile, riflettendo motivazioni precauzionali e la rinuncia a effettuare alcune spese per evitare il contagio.
Sta mutando anche la composizione della ricchezza finanziaria delle famiglie, costituita da tutte le attività finanziarie in possesso dei risparmiatori: depositi, titoli di Stato, azioni, fondi di investimento, polizze assicurative, etc. Secondo gli ultimi dati disponibili riferiti al settembre 2020, il peso del contante e dei depositi ha raggiunto il 34,5 per cento del totale della ricchezza (era il 33 per cento un anno prima): un'incidenza così elevata non si osservava dalla metà degli anni Novanta!
Sempre tra il settembre del 2019 e il settembre del 2020, nelle attività finanziarie delle famiglie si è ridotto il peso percentuale di titoli, azioni e quote di fondi comuni. È invece proseguita la crescita degli investimenti in prodotti assicurativi e pensionistici, giunti a superare il 26 per cento della ricchezza finanziaria complessiva. Tale quota rimane però ancora inferiore alla media dei principali paesi avanzati. Come è stato messo in evidenza da alcuni ricercatori della Banca d'Italia, Giuseppe Cappelletti e Giovanni Guazzarotti, la ricchezza pensionistica è inadeguata per settori significativi della popolazione italiana. Tra i lavoratori sono limitate sia la conoscenza delle regole della previdenza complementare sia la consapevolezza della propria situazione pensionistica. Si tratta di aspetti su cui iniziative mirate di educazione finanziaria sono importanti per migliorare il benessere dei futuri pensionati.