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La letteratura ha il potere di coinvolgerci attraverso un processo di immedesimazione nei personaggi che popolano le pagine dei romanzi. In questo modo noi lettori partecipiamo delle loro stesse emozioni, ci riconosciamo nei problemi affrontati e talvolta trasponiamo nella nostra quotidianità quanto abbiamo letto e imparato dai nostri eroi. Questo processo può rendere la letteratura un potente mezzo di divulgazione anche a fini di educazione finanziaria.
La giornata di venerdì 16 ottobre è stata dedicata all'affascinante e inconsueto intreccio tra economia e letteratura, alla ricerca dei concetti di economia e finanza nascosti tra le pagine dei grandi classici dell'800 e del '900. Il volume La ricchezza delle emozioni di Giandomenico Scarpelli ha ispirato ben due webinar, destinati a un pubblico trasversale.
Nel primo appuntamento - con la partecipazione dell'editore e dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (UICI) - è stata presentata, dallo stesso autore, la versione parlata del libro La ricchezza delle emozioni. Il primo dei dodici capitoli è già pubblicato su questo sito e ne verrà pubblicato uno al mese. Nel secondo evento si è entrati nel vivo di una vera e propria caccia al tesoro, scovando esempi di come i personaggi di alcuni capolavori possano aiutarci a capire un po' meglio i rischi della finanza e a migliorare il modo in cui ogni giorno prendiamo decisioni finanziarie.
Cosa abbiamo imparato da questa giornata?
Di esempi ne sono stati fatti tanti. Robinson Crusoe, che scopre un forziere di monete su un'isola deserta, ci insegna che esse non hanno alcun valore in assenza di ordinamenti giuridici, scambi di beni, relazioni di credito. Il Signor Bennet in Orgoglio e Pregiudizio ci informa sull'importanza del risparmio precauzionale quando capisce che ha speso troppo nella sua vita e non può riscattare i debiti della figlia. Il signor Micawber in David Copperfield - uno degli oltre settanta personaggi nati dalla penna di Dickens - ha legato il suo nome a una massima di vita per evitare il sovra indebitamento nota proprio come soglia di Micawber: "se un uomo ha venti sterline all'anno di rendita, e ne spende diciannove, diciannove scellini e sei pence, egli sarà felice; ma se spende una sterlina più di venti sarà infelice". E ancora, non può non essere vissuto come un monito alla equilibrata gestione delle proprie finanze, il dramma di Emma Bovary che non sa porre altro fine alla sua vita dissoluta e ai suoi debiti che il suicidio. E l'immagine di Pinocchio che seppellisce le sue poche monete, ingenuamente convinto che crescerà un albero dei soldi, ci restituisce l'importanza di verificare la correttezza delle informazioni finanziarie che ci vengono fornite.
Queste e molte altre storie possono essere lette ne La ricchezza delle emozioni, o ancora meglio, ascoltate nella versione raccontata del testo. Nato per andare incontro alle necessità di chi ha difficoltà nella lettura autonoma, l'audiolibro diviene oggi strumento utile per divulgare conoscenze finanziarie anche a chi ha poco tempo da dedicare allo studio e all'aggiornamento.
Buon ascolto e buona lettura!
Educazione Finanziaria: un piccolo aiuto dai grandi scrittori