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#iorestoacasa. Lezioni di economia e finanza con i classici del cinema

Finalmente dei suggerimenti leggeri per conoscere alcuni aspetti dell’economia e della finanza, guardando film alla TV. Come Rob Gordon, il personaggio di Alta Fedeltà (libro, film e serie TV), abbiamo preparato una cinquina con la quale è possibile unire l’utile (qualche nozione dell’educazione finanziaria) al dilettevole (commedie a lieto fine perché di questo, a questo punto, abbiamo davvero bisogno!). Una cinquina pensata per questo momento difficile per tutti.

L'importanza del ruolo della banca nell’economia è rappresentata, per esempio, in un classico del cinema di tutti i tempi, che ha emozionato generazioni di bambini di tutte le età, e le cui canzoni ci risuonano in testa anche se non si vede il film da anni… Mary Poppins (1964)! Pensiamo alla scena in cui il banchiere vuole convincere il piccolo Michael a depositare i suoi due penny in banca. È una questione di fiducia! Prima gli prospetta la sicurezza dell'investimento e poi gli fa balenare dinanzi agli occhi le grandi opere che segnano lo sviluppo economico e che solo il credito può assicurare.

Prova a Prendermi (2002) di Steven Spielberg racconta la storia vera del geniale Frank Abagnale Jr che, compreso già da giovanissimo il meccanismo di pagamento degli assegni, lo usa per far soldi (in maniera illegale!). Il "nostro" vero protagonista del film è il deposito bancario e il film è ricco di spunti per capire l'importanza del sistema dei pagamenti. Le banche sono così importanti nell’economia perché amministrano il sistema dei pagamenti e per farlo devono non solo usare la tecnologia ma anche essere legati da accordi di collaborazione e credito reciproco

La vita è meravigliosa è un film del 1946 del maestro Frank Capra e mette in scena il conflitto tra un'idea di banca di prossimità, vicina ai propri clienti che conosce e aiuta, e le grandi anonime banche interessate solo a massimizzare il profitto. È un film sull'ottimismo e sui buoni sentimenti, ma non è buonista: l'avido signor Potter non si ravvede alla fine della pellicola, perché il mondo non è una fiaba dove tutto volge al meglio, ma le buone azioni dei singoli possono comunque fare la differenza.

Se vogliamo avvicinarci a dei concetti un po' più complessi pensiamo per esempio a Una poltrona per due (1983). Al di là di un cast d'eccezione, magistralmente diretto da John Landis, il film ci racconta in modo scanzonato il mondo della finanza degli anni '80 (quelli del serissimo Wall Street di Oliver Stone per capirci). Si parla di contratti derivati su merci (qualunque merce, anche il succo di arancia congelato!), cioè di contratti a termine in cui la consegna del bene e il relativo pagamento avverranno a una data futura prefissata. Il guadagno o la perdita si determinano alla scadenza, in base alla differenza fra il prezzo fissato a suo tempo e il prezzo di mercato di quel giorno. Quindi è possibile usare questi contratti per pura speculazione, cioè per scommettere sull’andamento dei mercati.

Chiudiamo con una commedia sentimentale tenera e – ovviamente – con un lieto fine: I soldi degli altri. Questo film (1991), l'adattamento di una pièce teatrale, omonima, porta sullo schermo la lotta di imprese di famiglia (il cui amministratore delegato è Gregory Peck) e i grandi finanzieri di Wall Street che comprano aziende in crisi per svenderle a pezzi per farne profitti.

La Banca d'Italia tornerà, a breve speriamo, a proporre cineforum nell'ambito delle sue iniziative di educazione finanziaria. I film proposti, raccontati e commentati sono stati finora La grande scommessa, La vita è meravigliosa e Una poltrona per due…il nostro ispiratore, che abbiamo saccheggiato anche per scrivere questo articolo, è il professore Marco Onado che ha pubblicato per Laterza "Prendi i soldi e scappa. La finanza spiegata con il cinema".

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