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Fin da molto piccoli abbiamo a che fare con il denaro. Chi non ha giocato a comprare o vendere qualcosa o ricevuto qualche euro dai genitori per la paghetta o dai nonni per i regali di Natale? Eppure capita, dopo tanti anni trascorsi tra i banchi di scuola, di non sapere calcolare l'interesse composto o cosa siano la relazione rischio-rendimento o la differenza tra tasso reale e nominale.
Come abbiamo sottolineato più volte in queste pagine, gli studenti italiani non se la cavano benissimo quando si tratta di conoscenze economiche e finanziarie.
Per questo è importante, già dalla scuola primaria (e forse anche prima), dare ai ragazzi la possibilità di acquisire le competenze necessarie per prendere parte alla società e scegliere in modo consapevole per il loro futuro.
Ma come?
Una risposta potrebbe essere quella di inserire l'educazione finanziaria all'interno dell'insegnamento dell'educazione civica che, meglio di ogni altra disciplina, si presta ad affrontare i temi dell'economia e della finanza personale come strumenti per l'esercizio effettivo di una piena cittadinanza attiva, economica e sociale.
Lo ha capito bene la provincia di Trento che ha emanato specifiche "Linee guida sull'educazione civica e alla cittadinanza" che hanno espressamente incluso l'alfabetizzazione finanziaria tra le aree tematiche del nuovo insegnamento. Una scelta che ha favorito la diffusione dei progetti di educazione finanziaria nelle scuole della provincia e sensibilizzato gli insegnanti verso tematiche che spesso non rientrano nella loro formazione scolastica.
La filiale di Trento della Banca d'Italia e l'Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione educativa - IPRASE, hanno così proposto seminari formativi sull'educazione civica e alla cittadinanza incentrati sull'educazione finanziaria anche grazie alla disponibilità dei materiali didattici della Banca d'Italia Tutti per uno economia per tutti! per i vari tipi di scuola.
Le competenze di cittadinanza economica sono diventate, parte integrante dell'educazione civica. A ricordarne l'importanza qualche giorno fa anche la direttrice del Comitato per l'educazione finanziaria, Anna Maria Lusardi:
"È necessario introdurre l'educazione finanziaria nell'ora di educazione civica. È necessario perché il mondo sta cambiando per i giovani, è necessario anche per sviluppare il tema dell'economia green, ed è necessario per preparare i giovani al loro futuro".
L'importante passo della provincia di Trento rinnova l'impegno della Banca d'Italia in iniziative per accrescere l'alfabetizzazione finanziaria dei giovani tanto più in un periodo non semplice per la scuola come quello post-pandemico. In un momento in cui il futuro è al centro dei nostri pensieri, un capitale umano ben formato è indispensabile per un paese che ha la volontà e la necessità di crescere.