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La fragilità delle famiglie in un'indagine della Banca d'Italia

Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, la Banca d'Italia ha condotto un'Indagine Straordinaria sulle Famiglie. È stato intervistato un campione di circa 3.000 individui, ai quali sono state poste domande sulle condizioni economiche delle famiglie. I dati raccolti sono stati commentati nella Relazione annuale sul 2019 (capitoli 5 e 7). All’inizio di luglio un lavoro ha riassunto i risultati dell’indagine, mostrando la diffusa fragilità delle famiglie.

Il reddito. Oltre la metà degli intervistati ha subito nei mesi di lockdown una riduzione del reddito; per il 15% il calo ammonta a più della metà del reddito complessivo. L’impatto più negativo è stato registrato tra i lavoratori autonomi: più del 70% ha registrato una diminuzione del reddito.

Prospettive future. La metà della popolazione si attende un peggioramento del reddito complessivo della propria famiglia a un anno dall’intervista, anche se di intensità inferiore a quella osservata nei due mesi precedenti.

Quanto possono resistere le famiglie? Più di un terzo degli intervistati ha risposto di disporre di risorse finanziarie sufficienti per meno di 3 mesi a coprire le spese per consumi essenziali della famiglia. Il fenomeno è più forte nel Centro, nel Sud e nelle Isole.

Le difficoltà dei debitori. La Banca d’Italia ha prestato attenzione anche alle persone che hanno un mutuo. Circa il 40% delle famiglie con dei finanziamenti in corso hanno dichiarato di avere difficoltà a ripagare le rate, a causa dell’epidemia di Covid-19.

E i consumi? Dalle risposte emerge che la riduzione del reddito comporterà una riduzione marcata degli acquisti considerati comprimibili, come viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatro.

Questi dati mostrano una situazione economica di grande difficoltà, che emerge anche da altri indicatori, come il PIL, purtroppo in netto calo (-5,3% nel primo trimestre sul precedente e circa -10% nel secondo). Rispetto alle altre informazioni riferite all’economia nel suo complesso, i dati di un’indagine aiutano a capire quali sono le fasce della popolazione più colpite, dove bisogna intervenire per sostenere le famiglie più fragili, esaminando le diverse aree del paese, le tipologie di impiego e le classi di età. La ricerca economica e l’analisi dei dati microeconomici riferiti a individui e famiglie forniscono informazioni utili per l’opinione pubblica e per i responsabili delle politiche economiche.

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