Le donne contano … anche nel mondo del lavoro!

L'impegno della Banca d'Italia per ridurre i divari genere nella cultura finanziaria è continuo. È stato avviato su tutto il territorio nazionale un ciclo di incontri formativi rientranti nel progetto di educazione finanziaria Le donne contano … anche nel mondo del lavoro!, ideato dalla Banca d'Italia per parlare alle lavoratrici dei principi base della finanza personale e che ha visto allo stato l'adesione e la collaborazione dei dipartimenti delle politiche di genere e pari opportunità di CGIL, CISL e UIL. Il progetto è aperto a tutte le sigle sindacali e alle associazioni che esprimeranno il loro interesse a partecipare

Nel corso del primo semestre del 2024 il progetto coinvolgerà tutte le città capoluogo di regione grazie alla collaborazione tra le Filiali della Banca d'Italia e le locali rappresenti sindacali. Gli incontri si sono già svolti ad Ancona e a L'Aquila, tra il 6 e il 14 marzo la Filiale della Banca d'Italia di Trieste ospiterà più di 80 delegate sindacali, proseguiranno Bologna, Venezia, Palermo, Catania e tutte le altre città. Complessivamente è prevista la formazione, a opera degli esperti della Banca d'Italia, di ben oltre 1.000 delegate sindacali sulle basi della finanza personale: la pianificazione finanziaria, gli strumenti di pagamento alternativi al contante, l'home banking e sicurezza informatica, l’approccio prudente al debito. Le rappresentanti sindacali terranno poi a loro volta incontri sui luoghi di lavoro per formare sugli stessi temi le lavoratrici.  Delegate sindacali e lavoratrici avranno a disposizione il materiale del corso “Le donne contano” insieme a ulteriori approfondimenti.

Il progetto Le donne contano … anche nel mondo del lavoro! si inserisce in un quadro più ampio di attività formative che la Banca d'Italia, attraverso le proprie filiali, dedica alle donne, spesso in collaborazione con enti e associazioni, nell'ottica di contribuire a ridurre i divari di genere e contrastare la violenza economica.

I risultati delle analisi condotte sui dati delle indagini campionarie, nazionali e internazionali, e un quadro socio-economico di particolare fragilità continuano infatti a segnalare nel nostro Paese un forte bisogno di alfabetizzazione finanziaria, soprattutto da parte delle donne. Tra le italiane, il divario è più ampio per chi possiede un basso livello di istruzione, per le studentesse e ancora di più per le casalinghe e le pensionate. A livello territoriale, il divario tra donne e uomini è maggiore al Sud.

Le attività di alfabetizzazione finanziaria rivolte alle donne, stimolando la loro partecipazione economica attiva, contribuiscono non solo a ridurre i divari di genere ma, per tale via, anche a innalzare il livello di benessere collettivo.

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