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Notizie false e contenuti dannosi sul web: i quindicenni sanno riconoscerli?

Gli sviluppi nel campo delle tecnologie digitali modificano le abitudini delle persone come ad esempio il modo in cui le informazioni sono raccolte e condivise. Il web mette a disposizione tante informazioni, saperne valutare l'attendibilità è importante, soprattutto in ambito finanziario se consideriamo la spinta impressa dalla pandemia all'uso di strumenti di pagamento digitali e più in generale alle transazioni sul web. Secondo uno studio basato sull'indagine PISA 2018, gli studenti 15enni dei paesi OCSE trascorrono online circa 35 ore a settimana, un numero di ore che si avvicina a quelle dedicate al lavoro dai loro genitori.

Per districarsi nella grande quantità di informazioni disponibili sul web è necessario saper distinguere i fatti dalle opinioni e al tempo stesso riconoscere le informazioni false e i contenuti potenzialmente dannosi. Queste competenze sono spesso poco sviluppate tra i più giovani: il 40 per cento degli studenti 15enni per esempio non intravede rischi nel trasmettere online dati riservati nel caso in cui riceva una mail ingannevole da parte di una nota compagnia telefonica che annunci la vincita di uno smartphone (phishing).

Il contributo della scuola per sviluppare queste competenze non è ancora sufficiente: in Italia poco meno della metà dei 15enni dichiara di ricevere insegnamenti per capire se le informazioni disponibili sul web siano o meno distorte; solo al 27 per cento viene insegnato come individuare email di phishing o spam. Come si può vedere nella figura qui sotto, entrambi sono valori inferiori alle medie dei paesi OCSE.

Fonte: OECD, PISA 2018 Database, Tavola B.2.6.

Insegnare a scuola il corretto utilizzo del web può contribuire ad affinare diverse abilità, come la capacità degli studenti di comprendere e analizzare testi. Sempre nell'indagine PISA ad esempio è chiesto ai giovani di recensire un libro e distinguere i fatti dalle opinioni: ad ottenere punteggi migliori sono stati gli studenti dei paesi che ricevono dalle scuole una formazione su come valutare le informazioni disponibili sul web.

Rafforzare l'educazione digitale dei giovani a scuola può dunque aiutarli a cogliere opportunità e potenzialità del web ma anche a proteggersi dei possibili rischi. Le competenze digitali insieme a quelle finanziarie sono ormai divenute indispensabili per aumentare il nostro potenziale di inclusione nella vita economica e sociale.

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