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Scuola e PCTO: le competenze finanziarie dei giovani favorite dall'educazione alla pari

La Banca d'Italia ha investito, specialmente negli ultimi anni, ingenti risorse nel perseguire l'obiettivo dell'educazione finanziaria, intesa come strumento per rafforzare le competenze di diverse categorie di soggetti che, per motivi differenti, si trovano in una posizione di "debolezza" nei confronti di tale argomento: tra questi, i giovani rappresentano una delle platee più numerose e, per tale ragione, più importante da coinvolgere, anche per il loro ruolo di passaparola tra i coetanei e all'interno delle loro famiglie.

In tal senso il mondo che si riesce meglio ad intercettare è quello scolastico perché è un ambito inclusivo, senza barriere e aperto a tutti.

Il Protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Istruzione e la Banca d'Italia, siglato nel 2021, volto al potenziamento dell'educazione finanziaria e alla promozione della cittadinanza sociale nelle istituzioni scolastiche, ha posto l'accento sull'importanza di promuovere attività formative per sensibilizzare gli studenti (anche adulti) ad una maggiore consapevolezza sulle loro scelte economiche e finanziarie.

Tra le varie iniziative in merito, un ruolo di assoluta preminenza è svolto dai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento che registrano un costante incremento numerico a testimonianza di un interesse sempre più rilevante verso le tematiche trattate dalla Banca d'Italia.

Attraverso l'esperienza del PCTO, gli studenti coinvolti, oltre ad apprendere e cogliere le varie sfaccettature di argomenti per lo più a loro sconosciuti, raggiungono un grado di consapevolezza sugli stessi tale da poter realizzare quella che viene indicata come "peer education", ossia un'educazione tra pari.

Si tratta di un processo di trasferimento di conoscenze, emozioni ed esperienze realizzato da un gruppo di ragazzi a favore di loro coetanei, che pone gli studenti - e non i docenti - al centro dell'apprendimento dei temi di educazione finanziaria, garantendone la divulgazione più ampia all'interno del loro ambiente.

Gli strumenti per raggiungere questo obiettivo di certo non mancano: predisposizione di laboratori didattici dedicati, utilizzo di piattaforme di "gamification" già note al mondo scolastico come "Kahoot", approfondimenti tematici all'interno delle ore di educazione civica, trattazione di tali argomenti durante lo svolgimento delle assemblee d'Istituto. E l'elenco delle possibili iniziative in tal senso, confidando sulla libertà di inventiva dei ragazzi e dei loro istruttori, ovviamente non si esaurirebbe qui.

Gli aspetti meritori di questa modalità di insegnamento "rovesciato" riguardano sia lo studente-tutor che si sentirà maggiormente responsabilizzato su tali argomenti a tal punto da riuscire a trattarli anche al di fuori dell'ambito scolastico, sia gli studenti-discenti che trarranno vantaggio dal potersi confrontare con persone a loro vicine, in una sorta di apprendimento da "comfort-zone".

Tale approccio, oltre ad esprimere il tratto distintivo e fondamentale dei PCTO realizzati in Banca d'Italia, contribuisce anche a rendere gli stessi un'occasione di crescita personale e di reciproco confronto tra il mondo scolastico e la realtà lavorativa dell'Istituto.

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