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Torniamo a parlare di limiti all'uso del contante!

Ci sono novità rispetto all'ultimo aggiornamento in tema di trasferimento di contante.

È stata posticipata al 1° gennaio 2023 la riduzione a 1.000 euro della soglia oltre la quale si applica il divieto al trasferimento del contante fra soggetti diversi (non soltanto i pagamenti tra privati per l'acquisto di beni e servizi, ma anche prestiti tra parenti). Il decreto-legge n. 228 del 2021 - convertito con la legge 25 febbraio 2022, n. 15 - ha infatti stabilito che dal 1° marzo di quest'anno l'importo torna ad essere stabilito nella misura di 2.000 euro fino al 31 dicembre 2022.

Di fatto la soglia sta per 1.999,99 euro poiché il limite stabilito - come in passato - non può essere né superato, né uguagliato

Restano ferme le previsioni relative alle operazioni da considerarsi incluse nel divieto (ad esempio le donazioni e i prestiti anche all'interno della famiglia) e quelle legate ad operazioni frazionate (il trasferimento superiore al nuovo limite è comunque vietato se effettuato con più pagamenti di importo più basso rispetto alla soglia effettuati in momenti diversi).

Probabilmente ti starai chiedendo come vengono considerati i trasferimenti superiori a 1.000 euro eventualmente effettuati tra gennaio e marzo 2022.

La risposta è che in questi casi verrà applicato il principio del favor rei (chi ha effettuato i trasferimenti si vedrà accordato un trattamento più favorevole).

Ciò significa che gli eventuali trasferimenti di denaro, oltre la soglia, non verranno considerati come una violazione del limite a condizione che non superino il tetto dei 1.999,99 euro.

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