Una scolaresca scrive alla Banca d'Italia
Pubblichiamo molto volentieri la testimonianza di alcuni ragazzi del terzo anno dell'Istituto San Paolo delle Suore Angeliche di San Paolo di Roma, liceo socio economico. Gli studenti hanno partecipato nello scorso mese di maggio a un PCTO online della Banca d'Italia. L'iniziativa è stata coordinata dalla professoressa Federica Possanzini, Ilaria Liberati e Chiara Fiorelli e dal Tutor della Banca d'Italia Carla Paggi in collaborazione con Francesco Cannata, coadiuvate dalle colleghe Claudia Tempestini, Anna Suozzi e Veronica Pancino.
I ragazzi - Sarah, Mauro, Chiara, Ilaria, Gilda, Beatrice, Aldo, Riccardo, Francesco, Syria, Elena, Federica, Ilaria, Veronica, Amedeo e Francesco - hanno realizzato un lavoro sul tema "Sistema integrato di vigilanza nazionale ed europeo: Banca d'Italia, Banca centrale europea (BCE), Meccanismo di vigilanza unico". Gli studenti hanno passato in rassegna metodi, prassi ed esperienze lavorative, confrontandosi con i nostri colleghi che hanno lavorato per un periodo presso la BCE.
Ecco la lettera degli studenti:
Sedici adolescenti, un progetto di alternanza e il Coronavirus', sembra quasi il titolo di un film, all'apparenza interessante ed alquanto contorto; in realtà, si tratta di un'esperienza effettivamente vissuta da noi, semplici ragazzi di classe terza di un liceo economico-sociale, costretti in casa per via dell'emergenza sanitaria, sopraffatti dall'incessante scorrere di avvenimenti negativi, inusuali per la nostra età, ma pur sempre interessati e curiosi, energici e pieni di voglia di fare.
Tutto è iniziato qualche mese fa, quando i nostri insegnanti ci hanno prospettato questa opportunità speciale, che non tutti gli studenti possono vivere, esplorare da vicino - nell'ambito dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) - la realtà della Banca d'Italia, istituzione che rappresentava un mondo apparentemente così distante dalle familiari aule scolastiche, un mondo che ci sembrava quasi esistere soltanto nelle tante nozioni apprese dai nostri libri di testo. Proprio per questo, non appena ci hanno comunicato che avremmo lavorato sotto la supervisione di alcune personalità del team di Banca d'Italia, ci siamo sentiti al contempo emozionati e timorosi, perché convinti di incontrare persone professionali e serie. Ovviamente, è stato così. Tuttavia, con nostro grande stupore, al di là di ogni diffuso e superficiale stereotipo, le referenti del progetto si sono dimostrate altresì molto vicine a noi, estremamente disponibili nei nostri riguardi, molto pazienti e gentili, sempre pronte a soddisfare le nostre curiosità, anche quelle più banali, e capaci di trasmetterci con coinvolgimento gli aspetti del loro lavoro che più le appassionano.
Il progetto, che aveva dunque come obiettivo quello di rendere più comprensibili a noi giovani i complessi meccanismi che regolano il funzionamento del sistema bancario, è stato avviato in presenza, con un primo incontro conoscitivo, durante il quale ci sono state riservate attenzioni particolari e ci siamo sentiti pienamente accolti. Quando l'emergenza sanitaria si è fatta pressante ed è stata annunciata, tra gli altri provvedimenti, la chiusura delle scuole, non avremmo mai pensato di poter portare a termine questo percorso anche da casa, attraverso uno schermo. Eppure, il team di Banca d'Italia ha prontamente organizzato la ripresa del progetto e, grazie sia alla determinazione delle nostre referenti, sia al nostro impegno, l'intento iniziale è stato realizzato completamente. Abbiamo avuto così l'opportunità di prendere parte ad una serie di videoconferenze con dibattito, proprio assieme agli esperti di Banca d'Italia, imparando moltissimo a proposito di argomenti che, nonostante la complessità, hanno suscitato in noi l'interesse e la curiosità di approfondirli. Questo è stato possibile nella seconda parte del lavoro che siamo stati chiamati a svolgere, ovvero la realizzazione di un'autentica presentazione, con l'ausilio di un PowerPoint, su quanto avessimo imparato. Ci siamo sentiti come dei professionisti e abbiamo condotto scrupolosamente delle ricerche sulle tematiche che ci sono state assegnate, progettando le slide più accurate che potessimo realizzare. Questa attività, in particolare, ha costituito l'aspetto per noi più stimolante del progetto, in quanto abbiamo potuto anche dare voce alle nostre personali considerazioni. Affiancati ancora una volta dalle nostre tutor, ci siamo a lungo esercitati nell'esposizione, fino a sentirci pronti; il giorno 5 giugno 2020 è stato il nostro momento: di fronte a eminenti personalità di Banca d'Italia, abbiamo parlato di vigilanza micro e macroprudenziale, di politiche economiche internazionali, di SSM e dei suoi meccanismi decisionali. Tutte quelle diciture, sigle, espressioni in inglese, che risuonavano nella nostra mente fin dall'inizio di questo percorso, le stavamo impiegando con cognizione e disinvoltura, ma non senza un po' di emozione, dettata dal desiderio di essere all'altezza. In ogni fase del progetto, abbiamo avvertito tutti, nonostante l'evidente distanza fisica, una forte sensazione di vicinanza intellettuale, emotiva e motivazionale, derivante dall'entusiasmo, dall'interesse e dalla curiosità tanto di noi studenti, quanto dei funzionari della Banca d'Italia, con cui abbiamo avuto il piacere ed il privilegio di discutere e confrontarci. Siamo fermamente convinti che ogni esperienza vissuta ci lasci qualcosa da coltivare ulteriormente, andando ad arricchire davvero il nostro bagaglio di giovani studenti in formazione. Questo progetto, in particolare, ci ha lasciato soprattutto un nuovo modo di guardare al mondo del lavoro che ci attende, in parte diverso dal mondo scolastico, con le sue maggiori responsabilità, le sue tempistiche, le regole da seguire, il modo opportuno di comportarsi. Molto, in merito a questo aspetto, abbiamo imparato dai professionisti di Banca d'Italia, persone preparate e soddisfatte del proprio lavoro, che fanno della coesione e della collaborazione un punto di forza; ascoltare le loro esperienze è stato motivante e di ispirazione per tutti noi, che tra due anni esatti termineremo la scuola superiore e dovremo compiere una scelta importante, la quale determinerà il nostro futuro. È stata una piacevole scoperta per noi capire di aver appreso molto non solo dal punto di vista professionale, ma anche su un piano umano. Soffermandoci poi su un'acquisizione di natura più tecnica, oggi possiamo affermare, con orgoglio e soddisfazione, di guardare alla realtà bancaria, apparentemente tanto distante da noi, con uno sguardo differente, probabilmente più attento, interessato e consapevole; oggi siamo in grado di spiegare a chi ce lo chiedesse, seppur in piccola parte, l'articolato ed inscindibile rapporto tra la Banca d'Italia e la Banca Centrale Europea, coscienti delle attività derivanti da tale interazione e degli attori in essa coinvolti.
Combinando i due aspetti citati, quello professionale e quello umano, come le nostre tutor hanno sempre tenuto a fare, possiamo quindi dire di sentirci parte integrante del mondo di cui, in futuro, entreremo a far parte e di essere riusciti, noi, piccole formiche in una realtà caotica e dispersiva, grazie all'ausilio dei professori e dei funzionari della Banca d'Italia, a sollevare un "elefante", a superare una delle innumerevoli sfide che la vita ci porrà innanzi.