Catania 18-19 settembre 2024
Dopo la pandemia di Covid-19, l'economia del Sud si è ripresa meglio di quella dell'intero Paese: fra il 2019 e il 2023 il Prodotto interno lordo (Pil), le esportazioni e gli occupati sono cresciuti più che nel Centro-Nord. Non è solo merito di aiuti anti-crisi: ci sono stati progressi, come la diffusione di nuove tecnologie nelle aziende e il dimezzamento nella durata dei processi civili. Per proseguire così, però, serviranno le giuste politiche di sviluppo. Ma quali? I cittadini di Catania hanno avuto una risposta dal governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta in persona, durante l'evento "Il polso dell'economia - Il Mezzogiorno", tenutosi il 19 settembre al Palazzo degli Elefanti.
"Il Mezzogiorno è un'area importante dell'Italia e una scommessa per la crescita del Paese", ha detto il Governatore, e per ridurre lo storico divario di sviluppo con il Centro-Nord bisogna aumentare la sua capacità produttiva. A questo scopo servono interventi infrastrutturali: combattere la crisi idrica, rinforzare la rete elettrica, migliorare le reti stradali e ferroviarie e potenziare porti e aeroporti. Occorre inoltre migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi pubblici, come la scuola e la giustizia. Bisogna però anche rafforzare la legalità e assicurare l'uso corretto delle risorse pubbliche.
Il momento è favorevole per gli interventi di sviluppo, ha osservato il Governatore: sono disponibili molti fondi europei, attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR); la situazione internazionale inoltre può rendere il Sud più attraente per le aziende che vogliono delocalizzare la produzione. Per cogliere queste opportunità, però, è necessario migliorare il contesto produttivo locale e potenziare le politiche di attrazione degli investimenti privati. "Agli investitori andranno offerti un contesto amministrativo semplice, un sistema di incentivi e un quadro regolamentare stabili e certi nel tempo".
L'intervento del governatore è stato preceduto dai saluti istituzionali del sindaco di Catania Enrico Trantino e del direttore della filiale locale della Banca d'Italia Gennaro Gigante. Lo ha seguito, poi, una tavola rotonda moderata dal direttore del "Mattino" Roberto Napoletano. Il rettore dell'Università di Catania Francesco Priolo ha evidenziato l'importanza della collaborazione delle università con le aziende. Il presidente di STMicroelectronics Italia Giuseppe Notarnicola ha sottolineato l'attrattività del territorio catanese per gli investitori. La presidente di Confindustria Catania Maria Cristina Busi ha messo in risalto dati positivi del sistema produttivo locale.
Il giorno prima, 18 settembre, all'Università di Catania si è tenuto invece l'evento "Occhio alle truffe! Se le conosci le eviti", con cui la Banca d'Italia ha informato i cittadini su come proteggersi dalle frodi più insidiose nei pagamenti elettronici. Sono intervenuti la prefetta di Catania Maria Carmela Librizzi, i professori Anna Maria Maugeri e Aurelio Mirone, il dirigente della Polizia postale Marcello La Bella, il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi e l'esperta della Banca d'Italia Paola Balestra.
Lo stesso giorno si è tenuta anche la giornata a porte aperte nella filiale locale della Banca d'Italia, che si distingue per l'opera d'arte sulla sua facciata: il gigantesco murale dai colori vivaci "Banco di vita", inaugurato lo scorso dicembre. Durante l'open day, i visitatori hanno potuto conoscere meglio i compiti e i servizi della Banca d'Italia e partecipare a laboratori di educazione finanziaria.
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Il polso dell'economia - Il Mezzogiorno
La Banca d'Italia svolge ricerche e analisi economiche per basare le sue decisioni su informazioni affidabili, e mette i risultati a disposizione di tutti.