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Dopo il rapporto dell'ottobre del 2020 e i risultati della consultazione pubblica presentati nell'aprile del 2021, la scorsa estate la Banca centrale europea ha avviato una fase di investigazione, di due anni, per l'introduzione di un euro digitale.
Quali sono le motivazioni del progetto?
Con l'esplosione della pandemia abbiamo fatto più pagamenti usando strumenti elettronici e digitali. È cresciuto il commercio elettronico. Sono aumentati gli acquisti on line, fatti con le carte di credito, le carte di debito, le carte prepagate, con i bonifici al computer. Il numero dei pagamenti eseguiti con il contante è sceso. La pandemia ha accelerato tendenze già in atto. Indietro non si torna. Saremo sempre di più pagatori digitali.
In questo quadro si inserisce l'euro digitale, che sarà la forma digitale della banconota. In futuro la domanda di contante da parte del pubblico potrebbe ridursi ulteriormente. Oggi possiamo in ogni momento trasformare 100 euro di depositi bancari in 100 euro di banconote. Ma se la domanda di banconote per realizzare pagamenti si riducesse ulteriormente, sarebbe importante offrire un'alternativa ai cittadini, sempre più digitalizzati: in futuro sarà così possibile trasformare 100 euro di depositi bancari in 100 euro digitali. L'euro digitale è un'àncora monetaria introdotta nel sistema dei pagamenti, un'àncora che si aggiungerà alle banconote, il cui futuro, come detto, è incerto. Se ti appassiona il tema puoi approfondire qui.