Rapporto Consob 2020: risparmiare per un obiettivo non è nelle corde degli italiani
La Consob, l'autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari, ha di recente presentato il rapporto 2020 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane. Per i temi trattati e l'accuratezza dell'analisi, il rapporto è un utile strumento di informazione non solo per addetti ai lavori ma anche per tutti coloro che hanno curiosità di conoscere l'approccio alla finanza e agli investimenti dei piccoli risparmiatori italiani.
Che fotografia esce da questo 2020 segnato dalla pandemia di Covid-19? Il calo delle entrate finanziarie è stato rilevante e ha interessato una fascia ampia di popolazione: oltre il 30 per cento del campione afferma infatti di aver subito una riduzione (temporanea o permanente) del proprio reddito nell'ultimo anno. Ciò ha indotto il 35% degli intervistati a ridurre le proprie spese e il 15% ha intaccare i propri risparmi. Circa una persona su tre dichiara di non essere in grado di fronteggiare una spesa inattesa di mille euro.
La situazione di incertezza innescata dalla pandemia e il timore di incorrere in ulteriori difficoltà finanziarie contribuiscono, oggi più che mai, a spiegare il fatto che il risparmio degli italiani non è esplicitamente legato a obiettivi finanziari definiti. Rispetto alle rilevazioni precedenti, infatti, la quota di individui che risparmiano senza uno scopo preciso è aumentata dal 17% al 25% e più del 60% degli intervistati ha dichiarato di accantonare risorse per fronteggiare eventi inattesi.
In generale, tra gli italiani, la pianificazione e il controllo delle scelte finanziarie risultano poco diffusi: il 60% degli intervistati dichiara di non aver mai fatto un piano finanziario nella propria vita e solo il 40 per cento sostiene di avere un budget e rispettarlo almeno saltuariamente.
Occorre lavorare per accrescere la sensibilità delle persone su questi temi, aumentarne il livello di cultura finanziaria e aiutarle a cambiare i comportamenti con programmi di educazione finanziaria mirati. La questione è tanto più urgente se si considera che esiste un legame importante tra alfabetizzazione finanziaria e resilienza, cioè la capacità di far fronte a improvvise variazioni negative del reddito: chi ha una cultura finanziaria più elevata ha una maggiore capacità di far fronte a situazioni di emergenza economica simili a quelle che molti stanno vivendo in questi mesi.