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Banconote e conoscenza? Sì, si può fare

Si è da poco conclusa la sesta edizione del premio Inventiamo una banconota. L'anno scolastico 2019-2020 sarà ricordato tra i più difficili dagli studenti, eppure per 689 scuole (di cui quattro all'estero) c'è stata la voglia e la capacità di partecipare, di mettersi in gioco, con questa iniziativa organizzata dalla Banca d'Italia.

Ogni anno, dal 2015, i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di tutta Italia hanno la possibilità di cimentarsi nella ideazione di una banconota immaginaria, confrontandosi in ogni edizione con un tema diverso. Quello di quest'anno era la "conoscenza". Il premio in palio: 10.000 euro.

Questi i disegni primi classificati per ciascun livello scolastico:

Per maggiori dettagli puoi leggere qui.

L'iniziativa ha incontrato un successo via via crescente a testimoniare come dietro una semplice banconota si possano nascondere mondi e valori inaspettati e soprattutto come di denaro si possa parlare a partire da dimensioni che apparentemente non hanno alcun collegamento con il mondo dell'economia e della finanza, quali, ad esempio, il disegno e l'arte.

Di contante, o meglio di strumenti alternativi al contante, si sta parlando molto in questi giorni in cui si stanno delineando gli ultimi dettagli del piano cashless del Governo che vuole così incentivare il ricorso ai mezzi di pagamento alternativi al contante (limiti all'uso del contante, lotteria degli scontrini). Gli studi sui pagamenti del 2020 ci dicono che nelle abitudini degli italiani il contante sta progressivamente lasciando spazio a pagamenti diversi, ma resta ancora lo strumento più usato nei punti di vendita fisici e tra privati, con una quota del 73% nel 2019.

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