Centrali idroelettriche e risparmio: due meccanismi di stabilizzazione
La quindicesima edizione del Salone del Risparmio, dal 15 al 17 aprile 2025 presso il centro congressi Allianz MiCo di Milano, è una buona occasione per noi per tornare a parlare dell'importanza del risparmio e di come lo possiamo preservare.
Per riflettere sull'importanza del risparmio partiamo da ... le centrali idroelettriche!
Le centrali idroelettriche ad accumulazione o pompaggio svolgono una funzione fondamentale perché aiutano a stabilizzare il sistema elettrico nazionale, che deve essere mantenuto sempre in perfetto equilibrio tra domanda e offerta di energia per evitare blackout. Quando nel sistema si verifica un disequilibrio, ad esempio per picchi imprevisti di domanda, le centrali immettono energia nella rete elettrica: si aprono le condotte, l'acqua contenuta in un bacino di raccolta a monte di una diga inizia a scorrere verso il basso nel bacino di raccolta a valle, l'energia gravitazionale dell'acqua si trasforma in energia di movimento e mette in moto gigantesche turbine collegate a generatori. Così l'energia gravitazionale si trasforma alla fine in energia elettrica. Quando nel sistema c'è troppa tensione per un eccesso di offerta avviene l'opposto: le centrali assorbono dalla rete e consumano energia elettrica per pompare acqua dal bacino a valle nel bacino a monte, trasformando l'energia elettrica in energia gravitazionale.
Il risparmio è un po' come l'acqua conservata nel bacino a monte e ci permette di stabilizzare il nostro consumo nel tempo, l'"energia". Tutti noi possiamo trovarci in una situazione di eccesso di domanda di energia, cioè in periodi dove consumiamo di più di quanto i guadagni ci permettano. Pensiamo ad esempio a spese impreviste, come quelle per riparare la macchina o per sostituire un elettrodomestico ormai usurato. Oppure pensiamo a quando andiamo in pensione, i nostri guadagni calano e vogliamo mantenere lo stesso tenore di vita di prima. In questi casi possiamo attingere ai nostri risparmi, l'acqua raccolta nel bacino a monte, per sostenere i nostri consumi. Nei momenti in cui abbiamo guadagni regolari o altre risorse in entrata, ad esempio un'eredità, possiamo ridurre parte delle spese per far confluire acqua nel bacino a monte, risparmiando.
Per svolgere la funzione di stabilizzazione, il risparmio deve, però, essere protetto: l'acqua del bacino a monte non deve evaporare. Sarebbe infatti davvero poco conveniente per noi rimandare a domani il consumo di oggi, cioè risparmiare, se non fossimo in grado di acquistare con i risparmi accumulati almeno la stessa quantità di beni o servizi a cui oggi rinunciamo. In altre parole, dobbiamo, almeno, proteggere i nostri risparmi dall'inflazione che ne erode il potere d'acquisto in misura che può essere sorprendente. Anche con una crescita dei prezzi contenuta e in linea con l'obiettivo di politica monetaria della BCE del 2 per cento all'anno, quando non fruttano interessi, il valore reale dei risparmi, cioè la quantità di beni e servizi che con quei risparmi si potranno acquistare, diminuisce in 10 anni del 20 per cento e si dimezza dopo 35 anni.
Ecco quindi che a "risparmio" va sempre associata un'altra parola: "investimento". Investire non è facilissimo e comporta sempre un certo grado di rischio. Quello che possiamo fare, però, è trovare un equilibrio tra la perdita certa dovuta all'inflazione se manteniamo infruttiferi i nostri risparmi e il rischio e il rendimento che vogliamo ottenere investendoli. Ci aiuta sapere che esistono forme di investimento, come ad esempio i Buoni Ordinari del Tesoro, i BOT, che hanno un rischio del tutto trascurabile, non diverso da quello di un normale conto corrente.
A proposito di risparmio, dunque, Autorità e imprese private si incontrano per aggiornarsi sulle ultime tendenze e condividere esperienze nel campo della gestione del risparmio. Puoi consultare il programma e seguire gli appuntamenti anche in streaming, cliccando qui.