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Compere online degli italiani e pandemia

La pandemia ha molto condizionato le scelte di consumo delle famiglie italiane. È quanto emerge dai risultati della seconda edizione dell'Indagine straordinaria sulle famiglie italiane condotta dalla Banca d'Italia alla fine della scorsa estate. Circa il 60 per cento dei nuclei intervistati ha infatti dichiarato di non aver effettuato acquisti in negozi di beni e servizi non essenziali nei periodi di più ampia diffusione dei contagi nella propria regione, anche in assenza di misure restrittive di contenimento del virus. Poco più di un terzo delle famiglie ha riportato di aver ridotto la frequenza degli acquisti anche in negozi di alimentari.

A fronte di questo calo degli acquisti negli esercizi tradizionali, vi è stato un aumento del numero dei pagamenti digitali passati dal 29 al 33 per cento del totale. Le compere vengono effettuate soprattutto con lo smartphone, meno con il pc. Lo dicono i dati dell'Osservatorio sui pagamenti innovativi (Innovative Payments) del Politecnico di Milano che confermano la tendenza già evidenziata da una recente ricerca Banca d'Italia riguardante le abitudini di pagamento.

La pandemia avrebbe dunque indotto un maggior uso dei mezzi di pagamento diversi dal contante, in particolare per gli acquisti su siti e-commerce e con carte contactless nei negozi.

La tendenza è quella di passare dallo shopping offline a quello online e potrebbe trattarsi di un trend non momentaneo, legato esclusivamente alle misure di distanziamento sociale, ma di una trasformazione destinata a durare. Tantissimi negozi sono stati costretti a potenziare il canale digitale (siti web, pagine e profili social) a causa dell'emergenza e questa sta cambiando la relazione con i clienti in maniera duratura. Secondo dati Istat la quota di imprese che forniscono sui propri siti web informazioni sui prodotti offerti è aumentata nel 2020 a oltre il 55 per cento da poco meno del 40 per cento nel 2019, anche se rimane alto il divario tra grandi e piccole imprese nel livello di digitalizzazione.

I rischi e come difendersi

All'aumento del numero di transazioni effettuate utilizzando gli strumenti elettronici di pagamento corrisponde una crescita  degli attacchi informatici e i tentativi di truffa, che diventano sempre più sofisticati, credibili e difficili da individuare.

Quasi sempre le truffe on line inducono i consumatori a fornire inconsapevolmente i propri dati personali e le credenziali bancarie. Il furto d'identità avviene quando i dati sensibili e i codici delle carte di credito vengono inseriti in finte pagine di login o in un'app bancaria "esca". Per gli acquisti online spesso si tratta di un falso form di compilazione dati, collegato a un carrello dello shopping online. Gli utenti non si accorgono di nulla, visto che l'ordine di acquisto e il pagamento vengono regolarmente ricevuti dal commerciante e il compratore riceverà anche la merce ordinata.

Ecco alcuni consigli su come difendersi, innalzando la soglia di attenzione.

Il CERTFin consiglia di comprare su siti di commercio elettronico nazionali; di verificare l'affidabilità del venditore anche attraverso le recensioni; di utilizzare la carta di credito, per la quale c'è maggiore sicurezza di rimborso; di diffidare di offerte spropositate al ribasso; di evitare il pagamento con bonifici e con trasferimenti di denaro; di utilizzare connessioni sicure; di tenere aggiornati browser e programmi di sicurezza (antivirus, firewall, anti-malware ecc.).

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