• sei qui: Home
  • Notizie
  • Cosa ci dicono i dati sull'alfabetizzazione finanziaria degli studenti quindicenni in Italia?

Cosa ci dicono i dati sull'alfabetizzazione finanziaria degli studenti quindicenni in Italia?

Lo scorso 27 giugno la Banca d'Italia e l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione - INVALSI hanno presentato i risultati per l'Italia dell'indagine internazionale OCSE PISA 2022 sull'alfabetizzazione finanziaria dei quindicenni.

PISA è l'acronimo di Programme for International Student Assessment, l'indagine internazionale promossa dall'OCSE per rilevare le competenze degli studenti quindicenni in lettura, matematica e scienze. L'alfabetizzazione finanziaria è presente in PISA come modulo opzionale dal 2012.

Con PISA 2022 la rilevazione delle competenze finanziarie dei quindicenni è giunta alla sua quarta edizione. L'indagine ha coinvolto circa 98.000 studenti - rappresentativi di una popolazione di oltre 9 milioni di studenti - provenienti da 20 paesi di cui 14, inclusa l'Italia, appartenenti all'OCSE. In Italia gli studenti coinvolti sono stati circa 6.300 - rappresentativi di una popolazione di quasi mezzo milione di studenti.

La registrazione dell'evento di presentazione dei risultati italiani è disponibile a questo questo link.

Alcune evidenze

Migliorano rispetto al 2012, ma c'è ancora un po' di strada verso la media OCSE

Nel 2022 gli studenti italiani hanno conseguito un punteggio medio in alfabetizzazione finanziaria di 484 punti, un risultato complessivamente coerente con quello del 2015 e del 2018 e in miglioramento rispetto al 2012 di 17 punti.

Il miglioramento rispetto al 2012 è stato trainato, in particolare, dall'aumento della percentuale di studenti nel livello più elevato di competenza (i cosiddetti top performer) che in Italia sono saliti al 5% (+3 punti percentuali rispetto al 2012), a fronte di una media OCSE dell'11%.

Il punteggio complessivo degli studenti italiani è risultato ancora inferiore rispetto alla media dei paesi OCSE che hanno partecipato a questa edizione (498 punti) e simile a quello degli studenti norvegesi e spagnoli.

Tra le aree geografiche, il punteggio medio è più alto nelle aree del Nord; tra le tipologie di istruzione, nei Licei.

Punteggio medio in alfabetizzazione finanziaria per area geografica e tipologia di istruzione

I due grafici mostrano il punteggio medio in alfabetizzazione finanziaria degli studenti italiani per area geografica e tipologia di istruzione. Tra le aree geografiche, i punteggi medi del Nord Ovest (509 punti) e del Nord Est (506 punti) sono più alti di quelli delle altre aree geografiche e della media nazionale; il Centro (484 punti) non si discosta dalla media nazionale, il Sud (448 punti) e il Sud Isole (461 punti) hanno punteggi medi più bassi. Tra le tipologie di istruzione, il punteggio medio più alto è quello dei Licei (507 punti), seguiti dagli Istituti Tecnici (478 punti); i punteggi medi degli Istituti Professionali (409 punti) e dei Centri di Formazione Professionale (411 punti) sono significativamente più bassi.

Fonte: Dati OCSE PISA 2022

Ruolo del contesto socio-economico e culturale

In Italia il contesto socioeconomico e culturale di provenienza influisce meno sul punteggio degli studenti rispetto alla media dei paesi OCSE: la differenza di punteggio tra studenti avvantaggiati e studenti svantaggiati è di 68 punti, a fronte di una media OCSE di 87 punti. A livello di aree geografiche, questa differenza è più forte nel Sud e più contenuta nel Centro.

Divari di genere

In Italia le differenze tra ragazzi e ragazze persistono e si ampliano. Nel 2022 il punteggio medio dei ragazzi supera di 20 punti quello delle ragazze (5 punti a livello medio OCSE); il divario aumenta tra gli studenti più bravi. Rispetto al 2012, le ragazze sono migliorate (+11 punti), ma meno dei ragazzi (+23 punti) con la conseguenza che il vantaggio dei ragazzi è aumentato di 12 punti.

Ruolo della famiglia e della scuola

Sappiamo che l'alfabetizzazione finanziaria è un aspetto cruciale per il benessere economico individuale e collettivo, e il suo sviluppo inizia spesso in ambito familiare. Complessivamente affrontare questioni economiche e finanziarie in famiglia è un comportamento diffuso, ma vi sono significative differenze negli argomenti trattati. Sia in Italia che a livello internazionale, in famiglia si parla di più delle scelte vicine alla quotidianità, evidenziando una consapevolezza diffusa riguardo alle spese individuali (solo circa il 15% dei quindicenni italiani dichiara di non confrontarsi mai o raramente con i genitori sui soldi per le cose che vuole comprare e sugli acquisti online); mentre si parla meno di budget e di economia in generale (oltre il 40% degli studenti italiani dichiara di non parlarne mai o raramente con i genitori).

Discussione di temi economici e finanziari in famiglia

Il grafico mostra la percentuale di studenti che parlano in famiglia 'quasi ogni giorno', 'una o due volte a settimana', 'una o due volte al mese', 'mai o molto raramente' dei seguenti temi economici e finanziari: le decisioni di spesa dello studente, le decisioni sui risparmi dello studente, il bidget familiare, i soldi per le cose che lo studente vuole comprare, le notizie che riguardano l'economia o la finanza, come utilizzare la paghetta o i soldi di cui lo studente dispone, acquisti online.

Fonte: Dati OCSE PISA 2022

Con riferimento ai termini economici e finanziari appresi a scuola, gli studenti italiani dichiarano in media di aver imparato a scuola e di conoscere il significato di 6 termini su 16, uno in meno rispetto alla media OCSE. Tra i termini più trattati e compresi a scuola spicca "stipendio", conosciuto da oltre due studenti su tre, seguito da "budget", "imprenditore" e "prestito bancario", noti a più della metà degli studenti. Termini come "diversificazione", "tasso di cambio" e "interesse composto" risultano meno trattati e conosciuti, con meno di uno studente su sette che ne comprende il significato e meno di uno su dieci nel caso dell'interesse composto.

Complessivamente, per la maggior parte dei termini proposti, la percentuale di studenti italiani che ne conoscono il significato è inferiore alla media OCSE, evidenziando la necessità di potenziare l'educazione finanziaria per colmare queste lacune e preparare meglio i giovani alla gestione delle loro future responsabilità economiche. Infatti, a parità di altre condizioni, apprendere un termine in più a scuola incide significativamente e positivamente sul punteggio in alfabetizzazione finanziaria, sia in Italia che nella media OCSE.

Confronto della percentuale di studenti italiani che dichiarano di aver imparato i termini a scuola e di conoscerne il significato con il dato medio OCSE

Il grafico mostra la differenza in punti percentuali con il dato medio OCSE della percentuale di studenti italiani che dichiarano di aver imparato a scuola e di conoscere il significato dei seguenti termini economici e finanziari: pagamento di interessi, interesse composto, prestito bancario, tasso di cambio, quote/azioni, ritorno sull'investimento, dividendo, diversificazione, carta di debito, fondo pensione, budget, stipendio, imprenditore, imposta sul reddito, banca centrale.

Fonte: Dati OCSE PISA 2022

Comportamenti di spesa e atteggiamenti verso il denaro

L'alfabetizzazione finanziaria è strettamente legata ai comportamenti di spesa degli individui, influenzando la loro capacità di gestire il denaro in modo responsabile e informato. In Italia, quasi l'80% degli studenti ritiene di saper gestire i propri soldi, in linea con la media OCSE, e più del 70% dichiara di confrontare i prezzi di diversi negozi e tra un negozio tradizionale e un negozio online prima di fare un acquisto. Le ragazze tendono a confrontare i prezzi più dei ragazzi, ma si sentono anche meno sicure nel pianificare e sono più soggette ad acquisti impulsivi. Circa sei studenti su dieci dichiarano di aver comprato qualcosa perché lo avevano gli amici, segnalando un'influenza significativa tra pari, particolarmente tra i ragazzi.

Infine, più del 60% degli studenti ritiene che gli argomenti finanziari siano importanti per loro stessi nel momento presente, un dato in linea con la media OCSE e che non varia tra ragazzi e ragazze.

Conclusioni

Nel 2022 l'Italia era tra i pochi paesi coinvolti nella rilevazione in cui l'educazione finanziaria non fosse già curricolare a scuola. La prossima rilevazione dell'alfabetizzazione finanziaria in PISA è prevista per il 2029. Per allora, ci attendiamo che l'educazione finanziaria sia diventata parte integrante del curricolo scolastico, grazie alla recente modifica del quadro normativo che inserisce l'educazione finanziaria nell'educazione civica. Il nostro auspicio è che questo possa riflettersi in un miglioramento generalizzato dei livelli di alfabetizzazione finanziaria degli studenti italiani e in una riduzione dei divari di genere e territoriali.

Riferimenti

Per saperne di più puoi consultare il Rapporto Nazionale e la Sintesi dei Risultati di Financial Literacy - OCSE PISA 2022 sul sito dell'INVALSI.

Hai trovato utile questo contenuto?