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Abbiamo parlato spesso in queste pagine dei depositi bancari e dei sistemi di garanzia dei depositanti: il Fondo Interbancario di tutela dei Depositi (FITD) e, per le banche di credito cooperativo, il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGDCC).
Obiettivo di entrambi i sistemi è quello di proteggere i risparmiatori nel caso in cui una banca consorziata dovesse entrare in crisi. In particolare, il FITD è un consorzio a cui aderiscono tutte le banche italiane nonché le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia, a meno che non partecipino a un sistema di garanzia estero equivalente. La protezione del FITD avviene attraverso una serie di interventi resi possibili grazie alle risorse finanziarie che le stesse banche aderenti mettono a disposizione.
Ma di quali interventi si tratta?
Una prima forma di garanzia è costituita dal rimborso: questo significa che se la banca è sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, entro sette giorni lavorativi dalla data del provvedimento di liquidazione, i depositi fino a 100.000 euro sono rimborsati dal FITD senza alcuna richiesta di rimborso da parte del depositante né costi a suo carico. L'opuscolo informativo, disponibile anche presso tutte le banche consorziate, spiega come funziona.
Ma il fondo può operare anche attraverso altre forme di intervento, diverse dal rimborso. Queste modalità operative sono "preventive" se il loro obiettivo è evitare che la banca diventi insolvente e "alternative" quando mirano a trasferire le attività e le passività della banca in crisi ad un'altra banca oppure a sostenere la banca in difficoltà per evitare conseguenze negative per i suoi risparmiatori.
Una funzione tanto più importante se pensiamo che l'ammontare dei depositi e (quindi anche l'ammontare dei depositi garantiti da questi sistemi) è aumentato notevolmente nel corso del 2020 a causa dell'incremento dei risparmi delle famiglie per effetto del forte calo dei consumi nel periodo della pandemia. Stando all'ultima relazione del FITD, i fondi oggetto di tutela a giugno 2020 ammontavano a circa 1.040 miliardi di euro, in aumento del 5,5 per cento rispetto a giugno 2019, mentre i "depositi protetti" (cioè quelli entro i 100.000 euro garantiti dal fondo) erano pari a pari a 662 miliardi di euro e in crescita del 4,9 per cento.
Per saperne di più, sul sito del FITD è presente una sezione di domande frequenti.