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La moneta scritturale che non esiste: conseguenze negative e rischi per i cittadini

Può esservi accaduto di sentir parlare o addirittura di imbattervi in stravaganti iniziative di persone che pretendono di creare di propria iniziativa moneta definita scritturale (euro scritturali) e di adempiere, pagando con questa presunta moneta, ai loro obblighi di pagamento nei confronti di banche, finanziarie, fisco, enti pubblici, enti fornitori, ecc.

Ecco di cosa si tratta.

Cittadini o soggetti che in maniera arbitraria si qualificano "organismi monetari" con funzioni bancarie o "banche virtuali", ma che in realtà non hanno autorizzazione, giungono ad affermare la possibilità per ogni singolo cittadino di creare in via autonoma moneta "scritturale" attraverso proprie registrazioni contabili per l'importo corrispondente alla somma dovuta. Alcuni sostenitori di queste idee, attivi sul web, mettono a disposizione specifici moduli da utilizzare per la creazione degli "euro scritturali" e per la comunicazione del presunto pagamento da indirizzare ai soggetti creditori e, per conoscenza, tra gli altri, alla Banca d'Italia.

I promotori di tali attività sostengono che per annullare un debito basta trasmettere al creditore un estratto cartaceo dei registri contabili personali sui quali vengono annotati i pagamenti. In alcuni casi sono stati addirittura realizzati manuali d'uso destinati alle banche commerciali per registrare l'operazione e formalizzare l'estinzione del debito.

Queste attività sono illegittime.

Per approfondire clicca qui. Guarda anche la nostra infografica.

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