Pagamenti digitali o contante?

Esiste un divario digitale nei pagamenti?

Non è la prima volta che affrontiamo questo argomento. Lo riprendiamo perché lo scorso 18 aprile è stato pubblicato l'ultimo rapporto annuale della Banca Centrale Europea.

Secondo questo rapporto, nei paesi europei che hanno adottato l'euro sei cittadini su dieci considerano il contante come un importante mezzo di pagamento e in tanti sono quelli che lo preferiscono a fronte delle tante alternative digitali.

Chi preferisce il contante lo fa perché non sa usare gli strumenti digitali?

Se lo sono chiesto dei ricercatori della Banca Centrale Europea. La risposta è stata abbastanza sorprendente: anche chi è maggiormente connesso con il mondo digitale continua a fare uso del contante per i pagamenti; è stato dimostrato infatti che l'uso del contante in realtà è il risultato di un complesso intreccio di preferenze e comportamenti individuali.

Lo studio mette in relazione alcune caratteristiche per capire se i "tipi da contante" abbiano dei connotati specifici: si è visto per esempio che il livello di istruzione o il luogo dove si vive non hanno nessun effetto nell'uso di pagamenti digitali. I dati mostrano che anche l'età non è un fattore decisivo, ad eccezione dei più giovani che hanno una certa preferenza per il contante; del resto, l'apertura di un conto e l'uso di carte di pagamento sono spesso associati alla circostanza di avere un lavoro o altre fonti di reddito regolari. Più marcato è il rapporto tra competenze economiche e finanziarie e l'uso di strumenti di pagamento e investimento innovativi: chi possiede più conoscenze su queste materie, e non dovrebbe sorprendere, utilizza con più disinvoltura le possibilità proposte dal mondo digitale.

Insomma, la realtà è molto più complessa di quello che ci si potrebbe aspettare. Per gestire questa realtà le Banche centrali europee da una parte si impegnano a preservare il contante, anche a vantaggio di coloro i quali preferiscono l'uso di questo strumento, dall'altra abbracciano l'innovazione digitale, rendendo sempre più sicuro l'ecosistema dei pagamenti elettronici e on line e progettando nuove forme di moneta come l'euro digitale.

Lo studio dettagliato, con i grafici e numeri sui singoli aspetti della ricerca, è disponibile – in lingua inglese – sul sito della Banca Centrale Europea.

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