Parliamo di costi del conto corrente

È così difficile capire quanto spendi?

Qualche settimana fa abbiamo parlato di un aumento dei depositi delle famiglie, dei quali il conto corrente è la forma più diffusa, sostenuto dalla caduta dei consumi e dall'incertezza dovuta all'esplosione della pandemia. In generale - anche grazie all'home banking - le famiglie italiane hanno probabilmente in questi mesi prestato più attenzione di prima alle spese del conto corrente.

Ma come si fa a capire quanto costa il tuo conto corrente?

Hai a disposizione due documenti: il documento informativo sulle spese - consegnato prima dell'apertura del conto - che riporta tutte le spese che puoi sostenere in relazione ai servizi collegati al conto e il riepilogo delle spese che - in sede di rendicontazione periodica, di solito a fine anno - riepiloga tutte le spese che hai sostenuto. Cerca l'Indicatore dei Costi Complessivi - ICC che le banche sono tenute a indicare al cliente. Si tratta di un indicatore europeo introdotto proprio per aumentare la trasparenza delle comunicazioni ai consumatori. Rappresenta un costo indicativo calcolato ipotizzando le abitudini di utilizzo diverse categorie di utenti: giovani, famiglie con bassa, media ed elevata operatività, pensionati con bassa e media operatività.

L'ICC serve a confrontare in modo immediato i costi dei diversi conti correnti offerti dalle banche. Bisogna però tener presente che può essere diverso dal costo effettivamente sostenuto a fine anno, a seconda dell'utilizzo effettivo che si fa del conto.

Per esempio, nel periodo del lockdown è probabile che sui costi complessivi abbiano inciso eventuali commissioni extra per aver fatto un numero maggiore di bonifici o pagamenti con le carte di debito (bancomat) o di credito, superiori al limite mensile per il quale questi pagamenti erano a costo zero o limitato in base al contratto sottoscritto. Un uso insomma diverso dal solito del proprio conto corrente, in un momento decisamente nuovo per tutti.

Questa circostanza potrebbe spiegare la percezione rilevata da un sondaggio del portale commerciale Facile.it, secondo il quale per un italiano su sei i costi del proprio conto corrente, nel periodo del lockdown, sono aumentati.

Secondo l'ultima indagine della Banca d'Italia sui costi dei conti correnti - pubblicata lo scorso settembre - nel 2018 la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 7,5 euro rispetto all'anno precedente, attestandosi a 86,9 euro, poco meno di 24 centesimi al giorno! La prossima rilevazione sarà disponibile questo autunno.

Se non sei soddisfatto delle condizioni applicate dalla tua banca, la soluzione c'è: puoi cambiare, in poco tempo e senza costi.

Si tratta della portabilità per i conti dei consumatori . Le esigenze delle persone, e dei nuclei famigliari, mutano nel tempo. A volte a cambiare è proprio la tecnologia intorno a noi e anche il modo con cui paghiamo. Si potrebbe aver bisogno di fare molti più bonifici on line, o ritirare da sportelli ATM diversi da quelli della solita filiale. In questi casi, si può scegliere di portare nella nuova banca, assieme ai servizi collegati al conto, come l'accredito dello stipendio o il pagamento delle bollette, anche i soldi che abbiamo sul conto (il saldo), se ne facciamo richiesta.

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