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Di contraffazione delle banconote si parla poco. Giustamente forse, perché il fenomeno è contenuto: la BCE ha calcolato che nel 2020 sono state individuate 17 banconote false per milione di banconote autentiche in circolazione. Il risultato deriva in buona parte dal fatto che le banconote, durante il loro ciclo di vita, sono controllate da più soggetti: dalla Banca d'Italia, dalle banche, da Poste Italiane. Anche le apparecchiature in cui si immettono contanti per fare pagamenti (ad esempio i distributori automatici) fanno dei controlli, anche se meno sofisticati di quelli delle banche centrali o degli operatori professionali.
Ma per un primo controllo dell'autenticità delle banconote non è necessario essere una macchina. Con il metodo "tocca, guarda, muovi", hai la possibilità di verificare facilmente più requisiti di sicurezza e nella seconda serie delle banconote euro, introdotta a partire da maggio 2013, l'operazione è ancora più rapida, perché tutti gli elementi di sicurezza sono concentrati sul fronte della banconota. Puoi verificare, per esempio, la presenza dei trattini in rilievo sui lati corti (tocca); il numero verde smeraldo in basso a sinistra (guarda: cambia colore e produce l'effetto di una barra di luce che si sposta dall'alto al basso); la striscia olografica (guarda: presenta variazioni di colore e forme a seconda dell'inclinazione); la finestra con il ritratto di Europa (guarda: è trasparente); la filigrana (guarda: la puoi vedere in controluce). Insomma gli elementi che puoi controllare con un semplice colpo d'occhio sono tanti. Allora, perché non farlo?
Facendo leva proprio sull'abitudine di non far caso alle banconote che si maneggiano, hanno cominciato a circolare in Europa - molto meno sinora in Italia - alcune falsificazioni, talmente "semplici" che verrebbe quasi da non considerarle tali. Infatti, non solo non riproducono i requisiti di sicurezza ma recano anche la scritta "movie money" oppure "prop copy" e spesso, in aggiunta, "not legal tender" (non è moneta legale).
Eppure, nonostante questi avvertimenti che non si tratta di banconote autentiche, le persone spesso le accettano in pagamento. Perché? In primo luogo le scritte di cautela sono inserite in punti delle banconote e con caratteri tali da non attirare l'attenzione. Poi questi "falsi" riproducono la grafica, la dimensione e il colore delle banconote autentiche e nella fretta, assieme ad altre banconote, potrebbero sfuggire all'attenzione.
Proprio perché possono trarre in inganno il pubblico, questi esemplari sono illeciti e violano il diritto d'autore della BCE sulle banconote in euro. Sono illecite la produzione e tutte le attività a valle, cioè la vendita, il trasporto, l'utilizzo, la diffusione, la promozione, l'importazione nell'Unione europea.
Ricorda sempre di controllare le banconote. È più facile e più rapido di quanto credi riconoscere un esemplare falso.