Segnalibri
- torna alla home page
- Calcolatori
- Eventi e Incontri
- Video
- Mettiti alla prova
- Scuola e progetti educativi
- Pubblicazioni e dati
- Informazioni di base
- Glossario
La scelta di un finanziamento, che sia per l'acquisto di un'auto, per esigenze generiche di liquidità o per la ristrutturazione di casa, richiede la capacità di gestire con consapevolezza il rapporto con la banca o altro intermediario e la conoscenza dei propri doveri e diritti di cliente.
Un aiuto può venire dalle Guide in parole semplici della Banca d'Italia dedicate al mutuo, al credito al consumo e all'archivio informatico della Centrale dei Rischi.
A partire da questi opuscoli e dalle richieste di chiarimento di alcuni lettori di questo sito, proponiamo alcune indicazioni pratiche su cosa fare per chiedere un finanziamento, anche prima di recarsi in banca.
Una piccola premessa però è doverosa: rifletti sempre sulla reale necessità di un finanziamento, pianifica accuratamente le tue spese per comprendere l'entità della rata che ti puoi permettere, anche in prospettiva e tenendo a mente eventuali altri finanziamenti, considera che lungo la durata del prestito potresti incorrere in imprevisti.
Per avviare una richiesta di finanziamento un intermediario normalmente potrà chiederti:
La normativa prevede che gli intermediari ti forniscano due moduli standard (cioè con un insieme di informazioni uguali e rese nel medesimo ordine per tutti gli intermediari):
Una delle funzioni più importanti di questi due documenti è rendere confrontabili le offerte di più intermediari e permettere di comprendere soprattutto il costo del finanziamento attraverso un indicatore, cosiddetto “di sintesi”, che si chiama TAEG – Tasso annuo effettivo globale.
La capacità di pagare regolarmente le rate dipende essenzialmente dal reddito che prevedi di percepire nel tempo al netto delle spese ricorrenti. Generalmente si ritiene che una rata sia sostenibile se non supera il 30% delle entrate familiari. Tieni presente che a parità di capitale preso a prestito, l'importo della rata può essere ridotto allungando la durata del debito. Ricorda però che a una maggiore durata corrispondono complessivamente più interessi da pagare. Ciò significa che a parità di importo del finanziamento e di tasso di interesse, quanto più breve è la durata, tanto più alte sono le rate, ma più basso è l'importo dovuto per gli interessi; quanto più lunga è la durata, tanto maggiore è l'importo dovuto per gli interessi ma più basse saranno le rate.
Avere un'idea della propria capacità di sostenere in futuro le rate di un prestito è fondamentale perché questa valutazione sarà condotta anche dall'intermediario. La banca svolge, infatti, una valutazione approfondita della tua capacità di restituire il finanziamento (il cosiddetto merito di credito) attraverso l'analisi dei documenti visti all'inizio che attestano la tua situazione economica e finanziaria e quella di eventuali cointestatari. Inoltre, l'intermediario consulta anche banche dati dove sono registrati i tuoi finanziamenti come la Centrale dei Rischi di Banca d'Italia o un SIC - Sistema di Informazioni Creditizie – un archivio gestito da società private.