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Di quali competenze finanziarie abbiamo bisogno?

Il quadro delle competenze di educazione finanziaria utili agli adulti, messo a punto dall'OCSE assieme alla Commissione Europea, è stato pubblicato in tutte le lingue dell'Unione, rendendolo così uno strumento di lavoro ancora più pratico e utile per tutti coloro che operano in questo campo.

Ma basta essere un po' curiosi per rendersi conto che questi documenti possono essere un valido ausilio anche per tutti i cittadini che vogliono conoscere quali siano le materie, gli obiettivi e le aree di intervento che un buon programma di educazione finanziaria dovrebbe seguire. Il quadro promuove infatti una comprensione delle competenze finanziarie di cui gli adulti hanno bisogno per prendere decisioni di finanza personale e facilita uno scambio di buone pratiche all'interno dell'Unione Europea.

L'OCSE, acronimo di Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (da non confondersi con l'OSCE, un'organizzazione di sicurezza regionale), è un'organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico e un'economia di mercato. Ne fanno parte quasi tutti i paesi europei assieme agli Stati Uniti e alcuni paesi dell'America latina e dell'Asia. L'organizzazione svolge un ruolo di supporto, di confronto, e anche di identificazione di pratiche commerciali e il coordinamento delle politiche locali ed internazionali dei paesi membri.

Di cosa parliamo?

Le competenze sono suddivise in quattro ambiti di contenuto: denaro e transazioni, pianificazione e gestione finanziaria, rischio e rendimento e panorama finanziario, riferito, quest'ultimo, agli aspetti di tutela dei clienti bancari e finanziari.

Un rilievo centrale hanno due settori di competenze trasversali:

  • Le competenze finanziarie digitali  - ad esempio quelle sulle valute digitali, gli strumenti e i metodi di pagamento digitali, le cripto‑attività, le truffe e le frodi online e i rischi connessi alla cibersicurezza.
  • Le competenze in materia di finanza sostenibile, ad esempio quelle connesse all'impatto ambientale degli acquisti o alle caratteristiche di sostenibilità dei prodotti di investimento (fattori di tipo ambientale, sociale, di governo societario, e il greenwashing - ovvero i rischi legati all'ambientalismo di facciata di alcune società).

Per ciascuna competenza sono prese in considerazione tre dimensioni.

  1. Consapevolezza/conoscenza/comprensione: riguarda le conoscenze in senso stretto o gli aspetti informativi.
  2. Abilità/comportamento: descrive le azioni e le abilità che hanno l'obiettivo di migliorare il benessere finanziario individuale.
  3. Sicurezza di sé/motivazione/atteggiamenti: mira a cogliere il processo decisionale interno che sostiene o ostacola il comportamento finanziario volto a conseguire o mantenere il benessere finanziario.

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