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Secondo le ultime stime dell'ISTAT, nel mese di ottobre 2022 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), che misura l'andamento generale dei prezzi dei consumi della popolazione italiana, ha registrato un aumento dell'11,8% su base annua. Questo significa che, se a ottobre 2021 una famiglia tipo spendeva mediamente 1.000 euro per i propri consumi, si stima che a parità di consumo lo scorso ottobre ha speso 118 euro in più.
La causa di questa forte accelerazione dell'inflazione è dovuta soprattutto all'aumento dei prezzi dei beni energetici; dei 118 euro in più di spesa ben la metà, 59 euro, è stata utilizzata per coprire l'aumento dei costi di gas, elettricità e altre fonti di energia.
Proviamo a capire un po' meglio il perché di questi aumenti. Il caso del gas...
Dai 65 euro al metro cubo di inizio anno il gas ha raggiunto un picco di 350 euro lo scorso 26 agosto. L'aumento è in larga parte dovuto a una diminuzione dell'offerta: in particolare il flusso di gas proveniente dalla Russia si è drasticamente ridotto con l'invasione dell'Ucraina, l'imposizione delle sanzioni da parte dell'Occidente e le conseguenti ritorsioni.
...e quello dell'elettricità
Il costo dell'energia elettrica in Italia è stabilito dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) che fissa i prezzi nel cosiddetto "mercato tutelato". Il costo medio di un kilowattora (kWh) di energia per una famiglia tipo è aumentato in modo significativo a partire dal quarto trimestre 2021 fino a raggiungere i 66 centesimi di euro (0,66 euro) stabiliti per il quarto trimestre 2022.
Condizioni economiche di fornitura per una famiglia
con 3kW di potenza impegnata e 2.700 kWh di consumo annuo in c€/kWh
Fonte: ARERA.
Per una famiglia tipo, proviamo adesso a calcolare il costo dell'elettricità consumata da alcuni elettrodomestici di media efficienza confrontando i prezzi medi di ottobre 2021 e di ottobre 2022. Dal confronto troviamo che l'aumento del costo dell'energia ha un impatto diretto nella nostra quotidianità:
Considerando anche tutti gli altri consumi, per la famiglia tipo, il costo dell'energia elettrica complessivamente passa da 802 euro di ottobre 2021 a 1.782 euro sulla base dei prezzi di ottobre di quest'anno. Risultano invece più contenuti gli aumenti sul fronte del gas grazie all'intervento pubblico: ipotizzando un consumo medio per una famiglia di quattro persone di circa 1.400 metri cubi di gas all'anno, sempre con riferimento al mercato tutelato, la spesa passa da 1.356 euro di ottobre 2021 a 1.507 euro di ottobre 2022.
Stima del costo medio annuo dell'energia elettrica per una famiglia standard di quattro persone con un consumo medio complessivo di 2.700 kWh all'anno in regime di maggior tutela
L'aumento del gas e quello dell'elettricità sono collegati. Vediamo perché.
Le oscillazioni dei prezzi dell'energia elettrica dipendono soprattutto dall'andamento del prezzo delle materie prime impiegate nella sua produzione. Un po' come avviene nel caso della benzina, il cui prezzo dipende dalle quotazioni del petrolio.
Ma a differenza della benzina, che deriva unicamente dal petrolio, l'energia elettrica viene prodotta da più fonti di energia, sia fossili come carbone e gas, sia rinnovabili come eolico, idroelettrico o solare. Ogni fonte ha il suo costo e ogni produttore offre l'energia a un prezzo diverso.
Oggi nell'Unione europea la fonte energetica più costosa per la produzione di energia elettrica è il gas che determina, quindi, il prezzo dell'energia elettrica pagato a tutti i produttori. L'impennata dei costi del gas e, di conseguenza, del costo dell'energia elettrica, ha acceso un dibattito politico, a livello nazionale ed europeo, tra chi spinge per modificare il meccanismo di formazione dei prezzi per contenere gli aumenti dell'energia elettrica e chi desidera mantenerlo per i vantaggi che nel lungo termine presenta.
L'aumento dei costi dell'energia colpisce di più chi ha meno.
Uno dei problemi dell'inflazione è che colpisce maggiormente le persone con i redditi più bassi. Queste ultime infatti sono costrette a impiegare quasi tutte le loro entrate per sostenere le spese su prodotti energetici e alimentari, cioè prodotti dei quali difficilmente si riesce a fare a meno: non si può rinunciare a riscaldare la casa, consumare l'acqua e mangiare. Esse, inoltre, hanno una propensione al consumo più alta di quella delle persone ricche; in altre parole, non sono nelle condizioni di risparmiare come chi ha redditi più alti. L'aumento delle bollette energetiche riduce quindi lo spazio per le spese non strettamente necessarie (le cosiddette spese voluttuarie, per chi può permettersele) e per questo è necessaria una attenta attività di pianificazione per individuare le priorità e utilizzare al meglio le risorse.
Risparmiare sulle spese per energia è comunque possibile?
Sì, risparmiare è possibile e attraverso piccoli accorgimenti possiamo mitigare gli aumenti delle bollette di luce e gas. ENEA, l' Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, propone una guida in 20 punti per risparmiare sui consumi e aiutare anche l'ambiente, come l'utilizzo delle lampadine a LED per l'illuminazione, la schermatura delle finestre con tapparelle o tende durante la notte per limitare la dispersione di calore e lo scollegamento degli apparecchi elettronici dalla rete elettrica.