I punteggi ESG e il caso Tesla

Tesla è una multinazionale fondata dal noto imprenditore Elon Musk specializzata nella produzione di auto elettriche. Il suo obiettivo dichiarato è l'accelerazione verso "la transizione del mondo all'utilizzo di fonti di energia rinnovabili" e dunque la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. A dispetto di questo obiettivo di contrasto al cambiamento climatico, lo scorso 19 maggio Tesla è stata esclusa da uno dei principali indici di mercato ESG, lo S&P 500 ESG Index, un paniere di azioni delle principali aziende americane che presentano elevati punteggi di sostenibilità. La sostenibilità - ormai i nostri lettori affezionati dovrebbero saperlo - è misurata sulla base di fattori di tipo ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governo societario (Governance), i cosiddetti rating ESG.

Cerchiamo di capire cosa è successo. Come è possibile che un'azienda così attenta all'ambiente non sia considerata sostenibile?

Gli indici azionari ESG sono creati e gestiti da società private che rivedono periodicamente l'elenco delle aziende più virtuose incluse nell'indice stesso. Per poter essere inserite in un indice di mercato ESG, come ad esempio lo S&P 500 ESG Index, ogni impresa deve essere valutata con un punteggio di sostenibilità assegnato da un'agenzia di rating specializzata che lo elabora in base alle informazioni relative ai criteri di sostenibilità adottati dall'impresa nella sua gestione e nei suoi progetti di investimento.

Ma quindi, come viene calcolato questo punteggio di sostenibilità?

Diversi sono gli aspetti considerati nell'attribuzione di questo punteggio. L'attenzione verso l'ambiente è senza dubbio importante, ma, dicevamo, è solo uno dei tre pilastri sui quali si fonda il punteggio ESG. Infatti di un'impresa viene valutato anche l'impatto delle attività aziendali sulla società nel suo complesso (attraverso la considerazione di aspetti come le condizioni di lavoro o il rispetto dei diritti umani nelle catene di fornitura), e la struttura del governo societario (considerando, ad esempio, la presenza di politiche orientate al sostegno della diversità di genere o di indipendenza dei dirigenti).

Quindi, per essere concreti, nelle decisioni di investimento tenere in considerazione fattori ESG significa indirizzare capitali, i propri risparmi, verso imprese e progetti che, ad esempio, rispettano l'ambiente, sono attente all'inclusione e al benessere dei lavoratori, favoriscono le presenza di donne negli organi di amministrazione. 

Importante

Chi investe in strumenti finanziari sostenibili deve essere consapevole che l'importanza attribuita dalle agenzie di rating ai tre pilastri della sostenibilità varia a seconda del settore di appartenenza. Per la valutazione delle imprese finanziarie, tipicamente a basso impatto ambientale, le componenti sociale e governo societario avranno un peso maggiore mentre l'attenzione verso l'ambiente sarà preponderante nella valutazione delle imprese di alcuni settori manifatturieri, per esempio, quello dell'estrazione di idrocarburi, tipicamente ad alto impatto ambientale. Questa prassi, diffusa tra le principali agenzie di rating, cerca di premiare i comportamenti virtuosi delle imprese all'interno del comparto in cui operano, indipendentemente dal settore di appartenenza.


 

Se sono chiari i tre pilastri sui quali si basano i punteggi ESG, tuttavia mancano al momento delle metodologie condivise a livello internazionale per la loro elaborazione. Questo può implicare che, per una stessa azienda, le diverse agenzie di rating possono fornire punteggi ESG molto differenziati e ciò costituisce un ostacolo alla loro confrontabilità.

E allora cosa è successo a Tesla?

Il punteggio ESG di Tesla è stato penalizzato per gli aspetti relativi all'ambiente di lavoro, discriminazione e alla sicurezza del sistema di guida autonoma, in misura tale da comportare la sua esclusione dall'indice S&P 500 ESG Index.

La morale? ESG non è solo sinonimo di "tutela ambientale"

Il caso di Tesla mostra come la sigla ESG non debba essere confusa con la sola attenzione verso l'ambiente ma come una valutazione dell'impegno di una azienda su più fronti. 
Investire con un focus rivolto alla tutela dell'ambiente e alla lotta al cambiamento climatico è comunque possibile e si può fare attraverso strumenti finanziari specifici, dalle obbligazioni verdi ai fondi comuni di investimento che hanno come obiettivo, ad esempio, il rispetto degli Accordi di Parigi che mirano a contenere il riscaldamento globale entro 1.5°C rispetto ai livelli preindustriali.

Il mercato finanziario è ricco di proposte e i consulenti finanziari possono aiutare nella scelta dello strumento più adatto alle proprie esigenze!

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