Obbligazioni sostenibili
Riciclare, non sprecare, riusare e… investire? Sì, puoi aiutare a proteggere l'ambiente anche con le tue scelte di investimento, grazie a prodotti finanziari creati per questo. Parliamo delle obbligazioni verdi o green bond. Ma puoi contribuire anche al benessere della società, oltre a quello dell'ecosistema, grazie ad altri tipi di obbligazioni, ad esempio i social bond o, più in generale, i sustainability bond e i sustainability-linked bond. Scopriamo questi strumenti della finanza sostenibile.
La finanza sostenibile è il settore della finanza che indirizza prestiti e investimenti verso progetti che promuovono lo sviluppo sostenibile. Questo tipo di sviluppo combina la crescita economica con il rispetto dei diritti delle persone e il consumo responsabile delle risorse ambientali. È un settore in rapida crescita, soprattutto dopo la Conferenza di Parigi del 2015 e gli accordi successivi, formalizzati nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Cos'è un'obbligazione verde
Un'obbligazione verde è uno strumento finanziario simile alle obbligazioni tradizionali, con una caratteristica distintiva: l'emittente utilizza il denaro raccolto esclusivamente per finanziare progetti collegati alla sostenibilità ambientale, come la costruzione di un impianto che produce energia rinnovabile o la riforestazione di un’area. Per il resto funziona come una normale obbligazione e chi la emette è tenuto a rimborsarti alla scadenza il valore nominale, o di rimborso, e a pagarti gli interessi.
La prima obbligazione verde è stata emessa nel 2007 dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), l'istituzione dell'Unione europea che finanzia progetti di sviluppo, anche legati al clima e all'ambiente. Da allora, nel mondo, sempre più enti pubblici e imprese hanno emesso green bond, ad esempio per finanziare la gestione sostenibile delle risorse idriche e dei rifiuti o la riduzione dell'inquinamento.
Dal 2021 anche lo Stato italiano emette un'obbligazione verde, il BTP Green. È un modo con cui il nostro Paese contribuisce a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 sottoscritti dai paesi membri delle Nazioni Unite.
I rischi a cui fare attenzione
Comprando un green bond, andrai incontro non solo agli stessi rischi finanziari delle obbligazioni tradizionali ma puoi anche cadere vittima del greenwashing ("verniciatura verde"), la pratica scorretta di chi presenta come sostenibili prodotti o attività che non lo sono, di fatto ingannando gli investitori sensibili alla causa della sostenibilità. Questo rischio è aggravato dal fatto che non esiste attualmente un'unica definizione di "investimento verde": quali siano effettivamente i progetti "verdi" lascia spazio a diversi gradi di interpretazione.
Nel tempo sono stati compiuti degli sforzi per elaborare standard e linee guida che fossero in grado di ridurre il rischio di greenwashing. È il caso di alcuni standard privati, come quelli elaborati dall'International Capital Market Association (ICMA), un'associazione internazionale che raggruppa banche, intermediari e gestori di patrimoni.
Alla fine del 2023 l'Unione europea ha elaborato un proprio standard: chi desidera emettere "obbligazioni verdi europee" (EuGB) deve seguire regole precise contenute in uno specifico regolamento. In particolare, ogni emittente deve:
- utilizzare i proventi per finanziare attività in linea con la tassonomia europea, l'elenco delle attività economiche considerate compatibili con gli obiettivi di sostenibilità dell'Unione europea;
- fornire dettagli sulle caratteristiche dell'obbligazione, tra cui l'utilizzo dei proventi e gli impatti ambientali attesi attraverso una scheda informativa;
- pubblicare relazioni annuali su come ha usato il denaro raccolto con l'emissione dei green bond, fino a quando l'intero importo finanziato non sarà investito;
- dotarsi di revisori esterni che verifichino le informazioni.
In entrambi i casi si tratta comunque di standard la cui adozione da parte dell'emittente è volontaria: prima di investire leggi con attenzione i prospetti informativi degli strumenti finanziari che vuoi acquistare.
Altri tipi di obbligazioni sostenibili
Oltre ai green bond esistono altre obbligazioni che rispondono a criteri di sostenibilità. Ecco alcuni esempi:
- social bond ("obbligazioni sociali"). Finanziano progetti che producono cambiamenti sociali positivi, ad esempio la costruzione di ospedali o interventi a sostegno dell'occupazione. Un esempio è il SURE (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), creato per ridurre i rischi di disoccupazione causati dalla pandemia di COVID-19 nei paesi dell'Unione europea;
- sustainability bond ("obbligazioni sostenibili"). Finanziano progetti sia ambientali sia sociali;
- sustainability-linked bond ("obbligazioni legate alla sostenibilità"). Finanziano generici obiettivi di sostenibilità da parte dell'emittente, ad esempio il contenimento delle emissioni di anidride carbonica entro un limite massimo di tonnellate all'anno. A differenza delle precedenti obbligazioni non è determinante la destinazione delle risorse quanto il miglioramento delle performance ambientali e sociali dell’emittente, misurato attraverso degli indicatori di performance (KPIs - Key Performance Indicators).
In generale leobbligazioni sustainability-linked prevedono delle clausole che incentivano il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Possono assumere diverse forme a seconda delle condizioni contrattuali: una delle più semplici è il riconoscimento di un tasso di interesse più elevato se a una certa scadenza l'emittente non ha raggiunto gli obiettivi prefissati, ad esempio in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica.