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Nel 2020 la Banca d'Italia ha continuato a rafforzare il proprio impegno per la tutela dei clienti di banche e società finanziarie. I cittadini hanno a disposizione, tra gli altri, strumenti di protezione individuale a tutela dei loro risparmi attraverso due canali: Il ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario (che stabilisce con le proprie pronunce chi ha torto e chi ha ragione nei singoli casi) e l'esposto alla Banca d'Italia (che le fornisce informazioni sul comportamento, irregolare o scorretto, degli intermediari, utili allo svolgimento delle attività di controllo, normativa e di educazione finanziaria). Più in generale, le indicazioni che la Banca ricava da queste segnalazioni sono preziose perché le consentono di individuare specifiche esigenze di protezione dei risparmiatori e di definire gli interventi da realizzare per farvi fronte (che possono comprende richieste di interventi organizzativi, sanzioni amministrative, sospensione delle attività, ordini di restituzione).
Per avere un'idea dei numeri dei quali parliamo, considera che durante la pandemia, l'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha ricevuto quasi 31.000 ricorsi: il numero delle decisioni (27.400) - come mostra la figura -, è stato in gran parte a favore del cliente ed è in linea con il 2019. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, inoltre, la Banca d'Italia ha esaminato oltre 15.000 esposti (nel 2019 erano stati 10.300) su presunti comportamenti anomali di banche e intermediari finanziari che nel 45% dei casi, a seguito dell'esposto, hanno assunto una posizione in tutto o in parte favorevole al cliente.
A seguito dei controlli della Banca d'Italia, nei casi accertati di addebito di oneri non dovuti gli intermediari hanno anche provveduto a effettuare restituzioni a favore dei propri clienti per circa 70 milioni di euro nel 2020.
Nel 2020, la tipologia di esposto più ricorrente ha riguardato i finanziamenti, soprattutto per problemi legati all'accesso a moratorie e all'erogazione di prestiti garantiti fino a 30.000 euro, misure di sostegno alla liquidità introdotte con il decreto "cura Italia" (DL 18/2020) e il decreto "liquidità" (DL 23/2020).
L'attività di gestione degli esposti ha consentito alla Banca d'Italia di intercettare anomalie nei comportamenti degli intermediari e di ottenere informazioni utili per orientare l'azione di vigilanza e di educazione finanziaria.
Come si presenta un esposto?
La Banca d'Italia offre un canale di comunicazione diretta con l'utenza: la piattaforma Servizi online per il cittadino, attiva dal 2019, che fornisce servizi in modo semplice, gratuito, veloce e sicuro.
Nel 2020, circa 3.000 utenti hanno inoltrato un esposto attraverso questa piattaforma accessibile da smartphone, tablet o pc compiendo i 5 semplici passi che vedi in questa infografica e per i quali non sarà necessario il patrocinio del tuo avvocato.
Se sei interessato a conoscere cosa fa la Banca d'Italia, una volta che hai inviato un esposto, clicca qui.
Servizi on line può esserti utile anche per richiedere informazioni sul funzionamento dei servizi bancari e finanziari, accedere ai dati censiti nella Centrale dei rischi e nella Centrale di allarme interbancaria, segnalare irregolarità o condotte illecite dei soggetti vigilati. Ne abbiamo parlato anche qui.
Come si presenta un ricorso all'ABF?
E' possibile ricorrere all'Arbitro in caso di controversie su prodotti e servizi bancari (come conti correnti, mutui e prestiti personali) dopo aver proposto un reclamo all'intermediario se questo non ha risposto o ha fornito una risposta non soddisfacente. Lo si può fare online accedendo al sito https://www.arbitrobancariofinanziario.it/ , entro 12 mesi dal reclamo inviato all'intermediario. Ne abbiamo parlato qui.