Dal contante al digitale: cosa cambierà con l'euro digitale
Il 5 dicembre, al MAXXI di Roma, si è svolto l'ultimo incontro del ciclo "Lo scambio infinito", promosso dal Museo della Moneta - MUDEM e dal MAXXI per raccontare il legame tra moneta, pensiero, arte e innovazione. È intervenuta Chiara Scotti, Vice Direttrice Generale della Banca d'Italia, che ha illustrato le prospettive dell'euro digitale e il ruolo della moneta pubblica nella vita quotidiana dei cittadini europei di domani. Molti i giovani presenti.
Il sistema dei pagamenti è come una rete elettrica, invisibile ma essenziale per le nostre attività quotidiane ha spiegato la Dott.ssa Scotti portando anche alcuni esempi concreti di come l'euro digitale cambierà il nostro modo di pagare: dalla spesa al mercato alla pizza tra amici.
L'euro digitale sarà la versione elettronica delle banconote che non verranno sostituite ma affiancate dalla nuova soluzione. Un'opzione pubblica e inclusiva, che amplia le possibilità di pagamento di cittadini e imprese.
I punti chiave
- Pagamenti più semplici e universali: un'unica soluzione, gratuita per l'uso quotidiano, sempre accettata nell'area euro, utilizzabile via app o carta.
- Accessibilità reale: funzionalità offline, interfacce semplificate, strumenti pensati anche per chi ha minore alfabetizzazione digitale.
- Tutela della privacy: protezioni pari o superiori agli strumenti attuali, con un livello di riservatezza offline simile al contante.
Infine, la Vice Direttrice Generale ha chiarito i passi attesi nei prossimi mesi: un passaggio politico cruciale che coinvolgerà Parlamento e Consiglio Europeo, e una fase pilota per testare funzionalità e casi d'uso prima della piena operatività di questo nuovo strumento.
In un mondo sempre più digitalizzato, l'euro digitale sarà probabilmente la prima esperienza diretta di moneta pubblica per molti giovani: intuitiva, immediata e universale. Un passo decisivo verso la cittadinanza digitale europea.
Per saperne di più visita la pagina dedicata all'euro digitale sul sito della Banca d'Italia e l'approfondimento della nostra rubrica In parole semplici.