Euro digitale

Da gennaio 2020 la Banca centrale europea (BCE) e le banche centrali nazionali dell'area dell'euro stanno conducendo una serie di attività, analisi e sperimentazioni, per la possibile introduzione di un euro digitale.

Possiamo pensare all'euro digitale come a una versione digitale del contante, cioè una moneta pubblica avente corso legale emessa dalla BCE in forma elettronica, che si affiancherebbe al contante e alle altre soluzioni private esistenti, senza sostituirli.

Si tratterebbe, quindi, di un'opzione di pagamento in più, nella forma di moneta di banca centrale, cioè quella più sicura.

L'euro digitale non sarebbe da nessun punto di vista simile a una criptoattività. L'euro digitale avrebbe un valore stabile e sarebbe privo di rischio in quanto garantito dalla Banca centrale europea. Avrebbe, quindi, l'affidabilità intrinseca di una valuta ufficiale, l'euro, e sarebbe accettata da tutti nell'area dell'euro grazie al suo corso legale. Le criptoattività, invece, nella maggior parte dei casi non sono garantite e non sono emesse da un soggetto chiaramente identificabile; il loro valore può essere molto volatile e, a parte rare eccezioni, non sono accettate come strumento di pagamento.

Per saperne di più, puoi visitare la pagina dedicata sul sito della Banca d'Italia e della Banca centrale europea.

Consulta anche le FAQ della BCE.

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