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Nei giorni scorsi è stata presentata la Relazione dell'Arbitro Bancario e finanziario (ABF) sull'attività svolta nel 2020. I ricorsi ricevuti dall'Arbitro nell'ultimo anno sono stati oltre 30.000 con un incremento del 40% rispetto all'anno precedente. In passato abbiamo imparato a conoscere l'ABF: abbiamo parlato qui della sua organizzazione e soprattutto abbiamo spiegato come presentare un ricorso.
Ricordiamo adesso alcune caratteristiche importanti del funzionamento dell'Arbitro.
Significa che consente di risolvere, mediante la presentazione di un ricorso, le liti insorte tra clienti e intermediari bancari o finanziari in materia di operazioni e servizi bancari, finanziari (come conto corrente, mutuo, prestito personale) e servizi di pagamento.
È possibile ricorrere all'Arbitro in modo semplice - senza l'assistenza di un professionista o avvocato - compilando il modulo disponibile online (la modalità cartacea è consentita soltanto in casi limitati).
La procedura è poco costosa - appena 20 euro, che vengono rimborsati a chi presenta il ricorso in caso di decisione favorevole (anche solo in parte).
Il sistema è più rapido rispetto a quello della giustizia ordinaria e il ricorso all'Arbitro rappresenta una delle condizioni per rivolgersi, successivamente, al giudice.
Il cliente può ricorrere all'ABF solo dopo avere tentato di risolvere la controversia con l'intermediario, al quale deve inviare un reclamo scritto sulla questione. L'intermediario ha 60 giorni per rispondere (15 se la questione riguarda i servizi di pagamento). Se entro questo termine il cliente non ottiene risposta o non ne è soddisfatto, può rivolgersi all'ABF entro 12 mesi dalla data del reclamo.
Le decisioni dell'Arbitro non sono vincolanti per gli intermediari, ma gli eventuali inadempimenti sono pubblicati qui. Anche per questo motivo il tasso di adesione degli intermediari alle decisioni dei Collegi è molto alto (le decisioni incidono sulla reputazione dell'intermediario se non si adegua).
Con il ricorso all'Arbitro è possibile chiedere:
Se finora l'ABF ha assunto le sue decisioni in merito alle controversie su operazioni o comportamenti successivi al 1° gennaio 2009, dal 1° ottobre 2022 i ricorsi potranno riguardare solo controversie sorte nei sei anni precedenti la loro presentazione.
Per assistenza sul funzionamento dell'ABF e sulle modalità di presentazione dei ricorsi puoi rivolgerti al numero verde 800 19 69 69 messo a disposizione dalla Banca d'Italia.
In caso di difficoltà con l'utilizzo del portale (sia per i ricorsi che hai già trasmesso sia per quelli in bozza), puoi inviare una richiesta di supporto direttamente online.
Trovi qui una guida con tutte le informazioni utili sull'utilizzo del portale ABF.