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BTP Green: titoli di Stato "sostenibili"

Abbiamo parlato diverse volte dei titoli di Stato, obbligazioni emesse dai governi per il finanziamento del proprio paese e opportunità d’investimento per cittadini, imprese e banche. Attraverso l’emissione di questi titoli lo Stato si indebita per far fronte al rinnovo dei titoli che scadono e che devono essere rimborsati e per finanziare il deficit pubblico, cioè l’eccesso delle spese (sanità, scuola, trasporto pubblico, ecc.) rispetto alle entrate (imposte sul valore aggiunto, sulle persone fisiche, sulle imprese, ecc.). Se da un lato lo Stato emettendo un titolo si indebita, chi lo acquista concede un credito allo Stato.

Abbiamo anche parlato di come lo Stato italiano abbia offerto nel tempo diversi tipi di titoli, per andare incontro sia alle esigenze di chi li acquista sia alle proprie esigenze di finanziamento. Esistono titoli a breve termine, detti Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), che danno diritto al rimborso del capitale alla scadenza, e titoli a più lungo termine che offrono anche cedole semestrali: a tasso variabile, i Certificati di Credito del Tesoro (CCT) e a tasso fisso o indicizzato all’inflazione, i Buoni Poliennali del Tesoro (BTP).

Proprio i BTP sono i titoli più usati dallo Stato per raccogliere fondi: a novembre del 2024 quasi il 90% dei 2.500 miliardi di titoli di Stato in circolazione erano BTP. Ne esistono diverse tipologie: i BTP tradizionali, i BTP Italia e i BTP€i che garantiscono la copertura dell’inflazione, i BTP Futura, i BTP Valore e i BTP Green.

In particolare, i BTP Green, di cui c’è stata una recente emissione, sono pensati per finanziare le spese sostenute dallo Stato che hanno un impatto ambientale positivo: sono, dunque, strumenti di finanza sostenibile. Attraverso le risorse raccolte con il BTP Green, infatti, lo Stato finanzia spese per progetti che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi ambientali, ecologici e sociali delineati dalla Tassonomia europea delle attività sostenibili e dal quadro internazionale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 (OSS). Si prevede che questi progetti avranno conseguenze positive anche sulla crescita economica e sull’occupazione.

Con l'inizio del 2025 sono ripartite anche le aste di questi titoli.

Una curiosità. Il primo BTP Green è stato emesso dal Tesoro italiano il 3 marzo 2021 con scadenza 30 aprile 2045 e ha vinto il premio "Sovereign Green Market Pioneer" assegnato dall’organizzazione internazionale Climate Bonds Initiative che riconosce il lavoro svolto e i risultati raggiunti dalle istituzioni impegnate nel settore della finanza sostenibile e nella lotta al cambiamento climatico.

I rendimenti dei titoli di Stato e quindi anche del BTP Green sono tassati al 12,5%, mentre quelli sulle altre obbligazioni e attività finanziarie sono tassati al 26%. Il “rendimento netto” dei titoli di Stato è quindi più appetibile.

Da quest'anno questo vantaggio fiscale sarà ancora più interessante: i titoli di Stato fino a 50.000 euro sono esclusi dal patrimonio per il calcolo dell'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), cioè quell’indicatore che serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione pubblica agevolata.

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