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I costi dei conti correnti e la possibilità delle banche di modificarli

Alcune banche stanno aumentando il costo dei conti correnti con modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali, adducendo come motivo gli elevati livelli di inflazione. La Banca d'Italia è intervenuta a tutela dei clienti per scoraggiare queste iniziative. L'aumento dei tassi di interesse, infatti, ha effetti positivi sulla redditività delle banche ed è potenzialmente in grado di compensare la crescita dei loro costi dovuta all'inflazione.

Proviamo a fare chiarezza.

Ma è davvero possibile modificare i termini di un contratto bancario senza consenso da parte del cliente?

I contratti stipulati dalle banche e dagli intermediari finanziari con la propria clientela possono essere modificati, nel corso della loro durata, su iniziativa unilaterale degli operatori bancari e finanziari. Vanno però rispettate precise regole. Per approfondire puoi leggere questa comunicazione; qui ricordiamo in particolare che:

  • la facoltà di modifica unilaterale deve essere prevista nel contratto e approvata specificamente dal cliente; se non è prevista o non è approvata specificamente, le banche e gli intermediari finanziari non possono adottare modifiche unilaterali;
  • il cliente deve essere informato delle modifiche con un preavviso minimo di due mesi, in forma scritta o attraverso un'altra modalità precedentemente accettata dal cliente stesso;
  • il cliente ha sempre il diritto di recedere dal contratto senza spese entro la data di entrata in vigore delle nuove condizioni.

La fissazione dei prezzi e delle condizioni contrattuali è una libera scelta imprenditoriale degli intermediari ma il cliente può sempre valutare offerte più convenienti di altre banche e decidere di trasferire i servizi da un conto corrente a un altro grazie alla cosiddetta "portabilità". La portabilità è un diritto: il trasferimento avviene gratuitamente con una procedura agevolata che deve essere completata in un tempo massimo di 12 giorni lavorativi.

Più in generale, ti ricordiamo anche che se pensi che la tua banca si sia comportata in modo irregolare o scorretto, puoi tutelarti direttamente con un reclamo allo stesso intermediario e, se questo non risponde nei termini o non ti soddisfa, con il ricorso all'Arbitro bancario e finanziario. È sempre possibile, infine, presentare un esposto alla Banca d'Italia.

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