Cambiare conto con la portabilità

Hai mai cambiato operatore telefonico dopo aver trovato una tariffa più conveniente? Allo stesso modo, se trovi un'offerta migliore per il conto, meno costosa o più adatta alle tue necessità puoi cambiare banca o altro intermediario senza costi aggiuntivi e in tempi certi. La procedura prevista dalla legge per cambiare agevolmente il conto si chiama trasferimento dei servizi di pagamento o "portabilità".

Cos'è la portabilità

Attivando la procedura della portabilità potrai trasferire automaticamente sul "nuovo" conto a te intestato presso un altro intermediario il denaro depositato sul vecchio conto, cioè il saldo disponibile, e gli incassi e i pagamenti periodici "automatici" che avevi attivato, cioè i servizi di pagamento ricorrenti come l'accredito dello stipendio o la domiciliazione bancaria delle bollette. Puoi anche trasferire solo il saldo o solo i servizi o parte di essi a seconda delle tue esigenze.

Il "nuovo" conto può essere proprio nuovo, cioè aperto per l'occasione, o già esistente. Riguardo al vecchio conto, decidi tu se chiuderlo o tenerlo aperto.

Come funziona

La portabilità è gratuita ed è un tuo diritto: per attivarla non ti serve il consenso della banca presso cui hai il vecchio conto.

I servizi che puoi decidere di trasferire sono:

  • i bonifici ricorrenti a tuo favore, ad esempio per lo stipendio, se hai l'accredito diretto sul conto;
  • i tuoi ordini permanenti di bonifico a favore di altri, ad esempio quello per pagare l'affitto;
  • gli addebiti diretti, cioè i prelievi periodici "automatici" che hai autorizzato, ad esempio quelli a beneficio della banca per le rate del mutuo o della società del gas per la bolletta. Questo servizio è chiamato anche domiciliazione bancaria.

Ricorda che alcuni addebiti diretti - ad esempio quelli relativi ad alcune carte di credito e al servizio Telepass - non possono essere trasferiti con la procedura di portabilità ma richiedono specifici adempimenti. Il nuovo intermediario deve segnalartelo e potrà assisterti nelle operazioni necessarie. Anche i pagamenti dell'INPS non possono essere trasferiti sul nuovo conto secondo la procedura di portabilità. Il vecchio e il nuovo intermediario sono sempre tenuti a segnalarlo ma bisogna prestare attenzione in quanto i tempi di trasferimento degli accrediti INPS potrebbero essere più lunghi rispetto a quelli previsti per gli altri servizi di pagamento.

Considera che il "vecchio" conto non viene chiuso in automatico, devi decidere tu se chiuderlo.

Se scegli di tenerlo aperto continuerai a pagare le eventuali spese di gestione.

Se scegli di chiuderlo, invece, tieni presente due cose. La prima: puoi comunicare la tua scelta nella richiesta di portabilità oppure chiedere successivamente la chiusura del conto alla vecchia banca. La seconda: puoi chiedere alla "vecchia" banca di reindirizzare al nuovo conto i bonifici indirizzati al vecchio conto, sia se lo hai chiuso sia che lo hai lasciato aperto. Il reindirizzamento è gratuito e dura per i 12 mesi successivi alla data del trasferimento. Al termine di questo periodo, se il vecchio intermediario rifiuta i bonifici in entrata sul conto che avevi chiuso dovrà darne comunicazione a chi ha cercato di inviarti il bonifico.

Le condizioni per la portabilità

La portabilità è riservata ai consumatori, cioè le persone fisiche che non usano il conto per la propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale.

Le altre condizioni riguardano il nuovo conto, che deve essere:

  • aperto in una banca situata in Italia e diversa da quella del vecchio conto;
  • intestato a te (o a te e agli altri cointestatari, se il vecchio conto è cointestato);
  • nella stessa valuta del vecchio conto (ad esempio, l'euro).
Se il nuovo conto è aperto nella stessa banca in cui hai quello vecchio, o in una banca situata all'estero, puoi trasferire il saldo e i servizi di pagamento ricorrenti con una procedura diversa dalla portabilità. Chiedi informazioni alla banca in cui è aperto il vecchio conto.

Hai diritto alla portabilità anche se:

  • il tuo vecchio conto ha un saldo negativo, perché puoi comunque trasferire i servizi di pagamento ricorrenti;
  • hai un prestito, perché nella richiesta di portabilità puoi autorizzare chi te lo ha concesso (che sia la vecchia banca o un altro finanziatore) a incassare le rate future dal nuovo conto con l'addebito diretto;
  • usi servizi accessori collegati al conto, come una polizza assicurativa.

Come attivare la procedura

Per attivare la procedura, presenta la richiesta di portabilità alla banca in cui è aperto il nuovo conto. Se il conto è cointestato, la richiesta dovrà essere firmata da tutti i cointestatari.

La nuova banca ti chiederà di compilare un modulo. Vorrà sapere, fra l'altro, da quale data vuoi che il saldo e i servizi siano attivi sul nuovo conto; questa è la data di efficacia del trasferimento. Ricorda che deve essere distante almeno 12 giorni lavorativi (esclusi quindi il sabato, la domenica e i festivi) dalla data in cui presenti la richiesta.

La nuova banca è tenuta a completare la procedura di portabilità entro 12 giorni lavorativi. Il conto alla rovescia inizia quando la nuova banca riceve la tua richiesta di portabilità completa di tutte le informazioni e i documenti necessari per eseguire il trasferimento.

Spetta alla nuova banca raccogliere le informazioni che servono a riattivare sul nuovo conto i servizi che trasferisci, ma puoi anche comunicargliele tu per facilitare il processo. Quando le informazioni fornite dal vecchio intermediario non sono sufficienti a consentire l'esecuzione del servizio di trasferimento entro i 12 giorni, la nuova banca può chiederti di fornire le informazioni mancanti.

Non temere per i servizi in corso di trasferimento: resteranno attivi. La banca vecchia e quella nuova, infatti, devono garantirti la continuità dei servizi di pagamento: la prima è responsabile delle operazioni di pagamento fino al giorno precedente la data da te indicata nel modulo di richiesta, la seconda, invece, è responsabile a partire da tale data.

In caso di problemi

Se la nuova banca non rispetta il termine dei 12 giorni lavorativi hai diritto a un indennizzo di 40 euro più una maggiorazione. Questa maggiorazione si calcola in base ai giorni di ritardo, al saldo disponibile nel vecchio conto al momento della richiesta di trasferimento e al tasso soglia antiusura massimo per il trimestre in cui è avvenuto il ritardo.

I tassi soglia antiusura sono pubblicati dal Ministero dell'Economia e delle finanze ogni tre mesi con decreto. Trovi questi decreti sul sito del Ministero.

Puoi calcolare la maggiorazione così: (tasso soglia massimo x saldo disponibile) x (giorni di ritardo: 365). Ad esempio, se il tasso soglia massimo è 27 per cento (in decimali: 0,27), il saldo disponibile 8.000 euro e il numero dei giorni di ritardo 7, ottieni una maggiorazione pari a (0,27 x 8.000) x (7 : 365) = 41,42 euro.

In caso di ritardi o disservizi puoi presentare un reclamo scritto alla vecchia banca e a quella nuova.

Se non hai avuto risposta al tuo reclamo o la risposta non ti ha soddisfatto, puoi inviare un ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) o rivolgerti al giudice civile. Hai già ricevuto l'indennizzo per il ritardo nel trasferimento? Puoi comunque rivolgerti all'ABF o al giudice, se il ritardo ti ha provocato un danno ulteriore e vuoi essere risarcito.

In ogni caso, puoi segnalare alla Banca d'Italia con un esposto eventuali comportamenti irregolari o scorretti della banca vecchia o di quella nuova.

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