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Oggi vi raccontiamo la storia del filantropo della porta accanto partito da zero, che riuscì a stupire l'intera comunità di Brattleboro nel Vermont, a circa due ore da Boston.
Ronald James "Ron" Read era nato nel 1921 da famiglia di umili origini. Dopo il liceo partì per la seconda guerra mondiale e prestò servizio anche in Italia. Al suo ritorno, lavorò in una stazione di servizio per 25 anni - dove conobbe Barbara che sposò nel 1960, ma che purtroppo si spense 10 anni dopo - e poi per 17 anni come addetto alle pulizie presso i grandi magazzini JC Penney. Alla sua morte, nel 2014, si scoprì che aveva accumulato un patrimonio di 8 milioni di dollari (no, non è uno scherzo, ma una bellissima storia)!
Nessuno poteva sospettare a quanto ammontasse il suo patrimonio segretamente costruito durante la sua lunga esistenza, nemmeno i parenti e gli amici più stretti.
Ron era un uomo che poteva disporre di mezzi che potremmo definire normali o persino modesti, ha vissuto un'esistenza estremamente frugale (se avesse potuto risparmiare un centesimo lo avrebbe fatto), era un uomo di molteplici interessi: avido lettore e frequentatore della Brooks Memorial Library - la biblioteca comunale - collezionista, tagliatore legna e, soprattutto, investitore.
Con i soldi risparmiati ha iniziato a comprare molto presto azioni quotate in borsa delle maggiori società statunitensi, le cosiddette blue chips, quelle che compongono i principali indici azionari come lo S&P 500. In particolare, Ron acquistava società di cui riusciva a capire l'attività (evitava le società tecnologiche) e che distribuivano elevati dividendi che puntualmente reinvestiva sul mercato sempre con lo stesso criterio. Era inoltre un investitore straordinariamente paziente perché quando acquistava poi deteneva azioni per decenni. Il tempo, ha vissuto oltre 90 anni, e il reinvesitmento dei dividendi, gli hanno permesso di sfruttare a pieno "la magia" dell'interesse composto o capitalizzazione dei rendimenti (leggi il box sotto).
Ron non solo ha sempre reinvestito i guadagni e mantenuto il capitale investito per tutta la vita, ma era anche un investitore estremamente attento al rischio. Aveva, infatti, ampiamente diversificato il suo portafoglio azionario: alla data della morte possedeva ben 95 azioni dei settori più disparati, dalla sanità alle telecomunicazioni, dalle banche ai servizi di pubblica utilità, da i trasporti ferroviari ai beni di consumo.
La diversificazione degli investimenti gli ha consentito di superare i fisiologici inciampi sui mercati finanziari - nessun investitore è infallibile! - qualcuno clamoroso e fragoroso come quello di Lehman Brothers, nelle cui azioni Ron aveva investito (e perso!).
Ron destinò gran parte del suo patrimonio, 6 milioni di dollari, in beneficenza, con due generosissime donazioni alla sua biblioteca e all'ospedale locale. Il resto lo lasciò in eredità ai propri cari.
Vi abbiamo raccontato una storia molto particolare, forse unica, ma che aiuta a riflettere sui comportamenti che possono trasformare un semplice risparmiatore, in un investitore saggio e, soprattutto, di successo! Il tempo, l'interesse composto e la diversificazione degli investimenti possono lavorare anche per noi. Probabilmente siamo tutti meno frugali di Ron, quindi, non moriremo milionari, ma con i comportamenti giusti potremo avere una vecchiaia serena e toglierci negli anni qualche soddisfazione!