Come funziona l'opzione dell'addebito in conto
Cosa accade nel caso in cui il cliente autorizza l'addebito in conto degli interessi passivi?
Il cliente acconsente al pagamento degli interessi tramite una loro "fusione" con il capitale.
In caso di conto capiente, ossia con un saldo attivo uguale o superiore alla somma dovuta a titolo di interessi, gli interessi dovuti dal cliente sono pagati perché si compensano con il saldo attivo, che quindi si azzera o si riduce dell'importo corrispondente al debito da interessi.
In caso di conto con un saldo negativo, dal 1° marzo la somma dovuta a titolo di interessi si somma al capitale (si "trasforma" in capitale) e produce a sua volta interessi. La somma inizialmente dovuta, quindi, aumenta.
L'autorizzazione all'addebito in conto deve essere data in forma scritta o in modalità digitale equiparabile alla forma scritta; può essere data in via generale dal cliente con il contratto che dà origine al rapporto o in seguito.
Il cliente deve esprimere il suo consenso all'addebito in modo espresso e specifico. In ogni caso può revocare l'autorizzazione in ogni momento, purché prima dell'effettuazione dei singoli addebiti.
Attenzione
Il meccanismo dell'addebito in conto è utile se il cliente non ha altra possibilità per pagare gli interessi passivi, perché gli consente di evitare le conseguenze di un inadempimento. È utile anche perché il pagamento degli interessi avviene puntualmente e automaticamente, senza la necessità di un suo intervento.
Questo meccanismo comporta che, in caso di conto con saldo negativo, gli interessi si aggiungono al capitale e producono, da quel momento in poi, nuovi interessi (calcolo dell'interesse composto).
Il cliente è libero di dare o non dare l'autorizzazione all'addebito in conto; se non la dà, ciò non incide di per sé sulla prosecuzione del rapporto con la banca. Si può scegliere consapevolmente di non dare l'autorizzazione, ma è importante ricordare che in questo caso, per non risultare inadempienti, si dovranno saldare gli interessi passivi, a ogni loro scadenza, in altro modo (ad esempio, con il pagamento in contanti o un bonifico da altra banca).
Anche in caso di autorizzazione data, il cliente, nel corso del rapporto, ha la possibilità di revocarla, purché prima dell'effettuazione del singolo addebito in conto.
Secondo il principio generale previsto in tema di trasparenza bancaria, i singoli contratti possono prevedere deroghe alle disposizioni solo in senso più favorevole al cliente.
Per quanto riguarda il pagamento al cliente degli interessi attivi maturati, il contratto può prevedere che la somma sia automaticamente accreditata in conto, con la conseguente capitalizzazione e produzione di ulteriori interessi, a vantaggio del cliente.