Le cause dell'inflazione

Quando la domanda di un bene o di un servizio da parte delle persone aumenta e supera la quantità offerta, il prezzo cresce (perchè le persone sono disposte a pagare di più pur di ottenere ciò di cui hanno bisogno).

Applicando il ragionamento all'insieme dei beni e servizi inseriti nel paniere dell'ISTAT, l'aumento della domanda da parte dei cittadini si può tradurre in inflazione. In questi casi si parla, per l'appunto, di inflazione da domanda: significa che in quel momento la richiesta di beni e servizi da parte dei consumatori supera la quantità offerta sul mercato.

Inflazione da domanda al mercato della frutta

Per capire meglio la relazione tra domanda, offerta e prezzi, immaginiamo un piccolo mercato ortofrutticolo di un antico quartiere nel quale c'è un solo banco che vende le mele e supponiamo che a un certo punto un grande comprensorio residenziale venga costruito non lontano dal mercato. In breve tempo i clienti del mercato raddoppieranno e, con l'arrivo dell'autunno, molte più persone si riverseranno al mercato in cerca di mele.

Nell'immediato il nostro venditore di mele si troverà la fila di persone davanti al banco e potrà, quindi, permettersi di aumentare il prezzo delle mele, approfittando del fatto di essere l'unico banco a venderle.

Col tempo però, diffusa la notizia che con le mele si fanno buoni affari, si affacceranno altri venditori, nello stesso mercato o nelle immediate vicinanze, che inizieranno a offrire le mele a un prezzo via via più basso per conquistarsi nuovi clienti. L'aumento dell'offerta di mele spingerà i prezzi verso il basso fino a quando non si raggiungerà un nuovo equilibrio tra la quantità domandata e quella offerta.

L'eccesso di domanda sull'offerta a volte può essere causato da una riduzione improvvisa della quantità prodotta.

L'aumento dei prezzi può generarsi anche nel caso di un aumento dei costi di produzione. In questi casi si parla di inflazione da offerta: la quantità di beni e servizi che desiderano acquistare le persone non cambia, ma si riduce la capacità produttiva o aumentano i costi. Questo può avvenire a causa di diversi fattori, come ad esempio un evento inatteso che rende difficile l'approvvigionamento e la produzione dei beni (una pandemia o una guerra, ad esempio) o un aumento dei costi delle materie prime, come il petrolio.

Inflazione da offerta, sempre al mercato della frutta

Tornando al nostro mercato delle mele, immaginiamo che il costo dei fertilizzanti e del gasolio cresca improvvisamente. Coltivare le mele e trasportarle al mercato costerà di più. I venditori di mele del mercato ribalteranno in tutto o in parte il maggior costo sui propri clienti e aumenteranno il prezzo di vendita.

Ipotizziamo invece, in questo secondo esempio, un evento inatteso, come una pandemia o uno sciopero nei trasporti, che impedisce l'approvvigionamento di mele: i produttori avranno a disposizione la metà delle mele rispetto a prima e questo genererà un nuovo squilibrio rispetto alla richiesta delle famiglie, ormai abituate ad avere tre banchi pieni di mele. Dunque, il prezzo delle mele aumenterà.

Può accadere che dietro l'aumento dell'inflazione coesistano diversi fattori, sia di domanda sia di offerta. Ad esempio, negli Stati Uniti la crescita elevata dei prezzi nella fase di ripresa post-pandemia (2021-2022) è stata motivata da un aumento della domanda (le persone riprendevano a uscire e a consumare anche grazie ai sussidi ricevuti durante il lockdown), ma anche da una diminuzione dell'offerta dovuta alle chiusure per il Covid che avevano ostacolato la produzione e il trasporto di beni in tutto il mondo.

Infine, nel lungo periodo l'inflazione può essere dovuta a un eccesso di moneta in circolazione rispetto ai beni e servizi prodotti.

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