Le informazioni utili per chi sottoscrive fondi d'investimento sostenibili

Sulla base degli standard sviluppati dagli investitori e alla luce del recente quadro normativo europeo sulla finanza sostenibile (Sustainable Finance Disclosure Regulation, SFDR), è possibile differenziare i fondi sostenibili in due grandi classi. Per ciascuna di esse esistono precisi obblighi informativi a tutela del risparmiatore.

La prima è quella dei prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali (definiti anche "light green" o prodotti "articolo 8"). Si tratta di fondi che adottano una qualche strategia di sostenibilità nella selezione dei titoli del proprio portafoglio.

Un esempio può essere quello di un fondo comune d'investimento che investe in imprese con i migliori punteggi di ESG in materia ambientale. Questo fondo dovrà riportare chiaramente nei documenti di trasparenza, ad esempio nel KID, il modo in cui tiene conto della sostenibilità ambientale nella scelta dei titoli in cui investe.

La seconda categoria è quella dei prodotti finanziari che hanno espliciti obiettivi sostenibili di carattere ambientale o sociale (definiti anche "dark green" o "articolo 9").

Un esempio è quello di un fondo che investe in progetti o imprese con obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra in linea con gli accordi di Parigi. In questo caso il fondo dovrà riportare informazioni dettagliate sugli obiettivi (come quelli rientranti nella Tassonomia verde) e l'individuazione di precisi indicatori quantitativi sul perseguimento e raggiungimento di questi obiettivi.

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