Che cos'è il greenwashing
Quando vogliamo investire in azioni e obbligazioni di imprese sostenibili, in titoli che finanziano progetti ambientali o sociali (come le obbligazioni verdi) o in generale in strumenti finanziari che promuovono caratteristiche di sostenibilità possiamo incappare in casi di greenwashing: una pratica commerciale scorretta in cui i prodotti, le attività o i progetti da finanziare ci vengono presentati come più sostenibili di quanto siano in realtà, cioè migliori del vero dal punto di vista dell'ambiente, dell'impatto sulla società o del governo aziendale. L'Unione europea sta mettendo a punto nuove regole e controlli per tutelarci; nel frattempo, facciamoci un'idea di questa pratica e di come ci può ingannare.
Più precisamente, nel settore finanziario il greenwashing è dire o fare cose che non riflettono in modo chiaro e corretto il profilo di sostenibilità di un ente (chi crea, emette o distribuisce prodotti finanziari come banche, società d'investimento, compagnie assicurative), un prodotto finanziario (azioni, obbligazioni, prestiti, assicurazioni) o un servizio finanziario (come la consulenza). È una pratica che può essere fuorviante per i consumatori, gli investitori e gli altri partecipanti al mercato. Chi può attuarla? L'ente oggetto delle affermazioni o responsabile del prodotto, ma anche un ente che dà consulenza o informazioni sul prodotto o una terza parte (come un'agenzia che certifica la sostenibilità).
Quella riportata sopra è la definizione, semplificata, elaborata dalle tre autorità che vigilano sul settore finanziario dell'Unione europea (le European Supervisory Authorities, ESAs). La definizione è basata su un'analisi del fenomeno che ciascuna autorità ha svolto rispetto al proprio ambito di competenza: le banche (per la European Banking Authority, EBA), i mercati finanziari (per la European Securities and Markets Authority, ESMA), e assicurazioni e fondi pensione (per la European Insurance and Occupational Pensions Authority, EIOPA). Da queste analisi possiamo capire meglio il fenomeno, partendo da potenziali casi concreti.
Qualche esempio
Consideriamo le banche della UE. Secondo quanto riporta l'EBA nel suo rapporto preliminare, si verifica un caso di greenwashing quando una banca pone in essere una di queste azioni:- afferma di contribuire alla riduzione delle emissioni globali di anidride carbonica, ma presta denaro a società che costruiscono centrali elettriche a carbone;
- afferma di contribuire alla lotta contro la deforestazione, ma investe in una società che si presume legata alla deforestazione dell'Amazzonia;
- si impegna pubblicamente a ridurre le emissioni di anidride carbonica connesse alle proprie attività di investimento e finanziamento, ma si dota di un piano non credibile;
- comunica i propri sforzi contro il cambiamento climatico, ma omette informazioni sul proprio contributo alle emissioni di gas serra;
- viola la propria politica ambientale e sociale finanziando consapevolmente progetti dal forte impatto negativo sull'ambiente e sulla società;
- promette di reprimere la clientela sospetta, ma poi fa affari con persone e società implicate in vari crimini;
- si impegna pubblicamente a essere sostenibile, ma investe in società coinvolte in violazioni dei diritti umani;
- dichiara di non aver evaso le tasse, ma poi subisce una condanna per evasione fiscale;
- afferma di avere a cuore il benessere dei dipendenti, ma li discrimina o non ne tutela i diritti.
A livello di prodotto o servizio, invece è considerato "greenwashing":
- dire il falso ai clienti sulle caratteristiche, gli obiettivi, la composizione e la portata "verde" dei prodotti d'investimento;
- promuovere come sostenibili fondi che investono in aziende con un impatto negativo sull'ambiente e sulla società;
- lanciare un'etichetta per l'investimento sostenibile che permette di investire in aziende nel settore dei combustibili fossili (non allo scopo di renderle più ecosostenibili).