Finanza e innovazione tecnologica: cogliere le opportunità, ma attenzione ai rischi!

Categoria: Competenze digitali
Tempo di lettura 3 minuti
Pubblicato il 22/09/2025

Secondo l'Indagine Fintech sul 2023, in Italia nel settore finanziario sono stati investiti quasi 1,9 miliardi in tecnologie digitali tra il 2021 e il 2025. Si stima che nel biennio 2023-2024 gli investimenti in tecnologie innovative siano stati quasi quattro volte maggiore di quelli nel biennio 2017-2018!

Il Direttore generale della Banca d'Italia e Presidente dell'IVASS, Luigi Federico Signorini, al convegno "L'innovazione tecnologica del mercato bancario e finanziario e le sfide per la tutela. Un dialogo tra Autorità sulla centralità del cliente" ha messo in evidenza alcune delle principali sfide e opportunità legate all'innovazione tecnologica nel settore finanziario.

Benefici e rischi delle nuove tecnologie per i clienti

L'innovazione digitale porta benefici ai clienti, come offerte più personalizzate, costi più bassi e servizi più accessibili. Basti pensare alla riduzione dei costi che l'introduzione dell'home banking ha comportato e alla sua comodità o, più recentemente, alla possibilità di pagare a rate gli acquisti online con pochi click. Ma attenzione, con queste novità arrivano anche dei rischi, per esempio il rischio di frodi nei pagamenti elettronici, di sovraindebitamento e di discriminazioni.

Le frodi

In Italia le frodi nei pagamenti riguardano soprattutto i pagamenti effettuati con carte di debito, di credito e carte prepagate o altre forme di moneta elettronica. Dal 2015 il numero delle frodi di questo tipo è quasi triplicato, da circa mezzo milione a poco meno di un milione e mezzo, con un valore totale raddoppiato, raggiungendo i 120 milioni.

Ma bisogna precisare che questo aumento è causato dalla crescita dell'uso di strumenti di pagamento elettronici più che dall'aumento dell'incidenza delle frodi sul totale dei pagamenti. Anche grazie all'imposizione nell'Unione europea di requisiti di sicurezza molto stringenti ("strong customer authentication" o SCA), le frodi oggi colpiscono in Italia solo lo 0,013 per cento del numero di transazioni e lo 0,018 per cento in termini di importo.

Le frodi si dividono in tre tipi principali:

  • furto di credenziali: il malintenzionato si impossessa delle credenziali del titolare, anche facendosele rivelare dalla vittima con qualche scusa; il truffatore stesso poi effettua il pagamento. Queste frodi colpiscono per lo più carte, moneta elettronica e prelievi agli sportelli e costituiscono almeno il 90 per cento del numero e del valore delle frodi;
  • truffe tramite manipolazione e inganno: la vittima è indotta, anche con tecniche di persuasione che fanno leva su compassione o timore, a fare un'operazione a favore del truffatore nella convinzione che si tratti di un beneficiario legittimo. Questo tipo di frode colpisce soprattutto i bonifici, per i quali esso rappresenta mediamente i due terzi del numero delle frodi e i tre quarti del relativo valore;
  • intercettazioni di ordini di pagamento tramite malware, ossia un software maligno: il frodatore intercetta e modifica un ordine di pagamento legittimo tramite, ad esempio, malware o attacchi informatici; questo tipo di frode ha un'incidenza limitata e riguarda per lo più bonifici e carte.

Il contrasto alle frodi

Per contrastare questi rischi, bisogna agire su due fronti:

  • le banche e gli altri intermediari devono adottare misure di sicurezza sempre più efficaci, aggiornando continuamente i sistemi per prevenire le frodi e rimborsando i clienti in caso di truffa quando essi non hanno agito con dolo o colpa grave;
  • gli utenti devono essere consapevoli e attenti nell'uso degli strumenti di pagamento elettronici.

Sai che quando l'Arbitro Bancario Finanziario è chiamato a pronunciarsi su casi di frode nei pagamenti nel 40 per cento dei casi la decisione è sfavorevole ai ricorrenti? E sai perché? Perché in questi casi il pagamento fraudolento è in qualche modo riconducibile al comportamento del cliente che non ha usato la necessaria attenzione, ovviamente perché "manipolato" dal frodatore.

In conclusione, per prevenire le frodi è fondamentale la collaborazione tra autorità, istituzioni e cittadini. L'educazione finanziaria aiuta i cittadini a informarsi e a essere più consapevoli dei rischi. Se ci informiamo, più difficilmente cadremo vittime dei truffatori e, se dovesse comunque accadere, è più probabile che potremo ottenere il rimborso perché ci saremo comportati con prudenza e attenzione.

Hai trovato utile questo contenuto?