Carta di credito

Spesso pensiamo alla carta di credito come a un'alleata insostituibile per fare shopping, ma a volte anche come a una fonte di guai se gli acquisti ci sfuggono di mano. La carta di credito ha di sicuro i suoi pregi, ma richiede qualche cautela. Vediamo come funziona, quanto ti può costare e come gestire i rischi a cui ti espone.

Cos'è la carta di credito

La carta di credito è una carta di pagamento solitamente collegata a un conto corrente bancario o postale; si distingue dalle altre carte perché ti permette di pagare anche senza avere subito a disposizione il denaro necessario all'acquisto; la somma spesa infatti verrà addebitata sul conto dell'acquirente successivamente.

Immagina di dover pagare un conto di 35 euro in pizzeria. Quando paghi con la carta di credito, i 35 euro non vengono prelevati subito dal tuo conto; te li anticipa l'istituto che ha emesso la carta, una banca o una società finanziaria. Dopo un certo periodo di tempo, stabilito nel contratto (di solito il mese successivo), l'istituto emittente ti addebita i 35 euro solitamente attraverso un addebito diretto sul tuo conto. Chi ha emesso la carta, quindi, ti ha prestato i 35 euro con cui hai pagato. Ecco perché la carta è "di credito". C'è comunque un limite alla cifra totale che puoi spendere (plafond) e varia da carta a carta.

Poiché spendi denaro anticipato dall'intermediario emittente, la carta di credito ti permette di comprare anche se non hai abbastanza denaro sul conto al momento dell'acquisto. Ciò che conta è che tu abbia abbastanza denaro per saldare il tuo debito alla scadenza.

Come altri tipi di carta, nella sua versione fisica anche la carta di credito di credito è una tessera di plastica con microchip e banda magnetica, anche se quest'ultima viene utilizzata sempre meno. Trovi sopra il nome e il cognome del titolare, il numero di carta, la scadenza, il circuito o i circuiti di pagamento su cui è abilitata, uno spazio per la firma del titolare ed elementi di sicurezza come il codice di controllo CVV o CVC (Card Verification Value o Card Validation Code) che trovi generalmente sul retro della carta.

Pagare con la carta di credito

Innanzitutto per avere una carta di credito devi essere maggiorenne e avere la capacità di rimborsare le somme anticipate dall'emittente della carta.

Puoi chiedere la carta di credito alla banca (o alla Posta) inviando o consegnando con la richiesta un documento di identità, il codice fiscale, documenti che attestano il tuo reddito e l'indicazione di un conto corrente per i pagamenti. La banca potrà proporti una carta di credito che emette direttamente o, in alternativa, offrirti una carta di credito emessa da un'altra banca o una società finanziaria con le quali ha stabilito rapporti commerciali.

Una volta ricevuta la carta di credito, puoi usarla nei negozi e via internet, per prelevare agli sportelli ATM e per fare pagamenti con addebiti periodici.

Per fare acquisti di solito devi digitare un codice noto solo a te, il codice PIN, ma può non essere necessario se la carta è "contactless" e la somma da pagare è sotto una certa soglia.

La tecnologia contactless ("senza contatto" in inglese) ti permette di pagare avvicinando la carta al lettore POS, se è abilitato a ricevere il segnale. Puoi anche usare il cellulare o lo smartwatch; basta collegare la carta al dispositivo, registrandola con un'app di pagamento dedicata. Una volta registrata, la carta sarà digitalizzata in un portafoglio elettronico contenuto nel dispositivo.

Come abbiamo accennato, c'è un limite all'importo totale che puoi spendere. Si rinnova a ogni scadenza di rimborso e lo decide la società che ha emesso la carta. Questo limite è detto fido o plafond. Sono anche previsti limiti giornalieri alle spese e ai prelievi.

Se la carta di credito è revolving, restituisci a rate il denaro che spendi, anziché tutto insieme alla scadenza. Di fatto, stai sottoscrivendo un prestito ulteriore rispetto alla dilazione di pagamento già concessa dalla società che ha emesso la carta e che prevede un piano di rimborso secondo diverse opzioni al contratto firmato con la società emittente. Alcune carte consentono ad esempio di selezionare di volta in volta l'importo della rata (entro certi limiti).

Esistono anche alcune tipologie di carte dette "ad opzione" che ti permettono di scegliere tra la possibilità di saldare tutto in un'unica soluzione oppure attraverso la modalità revolving.

Attenzione!

I pagamenti delle rate, una volta coperti gli interessi, ricostituiscono parte del plafond che può quindi tornare ad essere utilizzato per finanziare ulteriori spese. Nel frattempo, continuerai a pagare gli interessi sull'ammontare del plafond utilizzato che, spesso, sono molto più elevati rispetto a quelli applicati in altre forme di finanziamento. Il rischio è quello di indebitarsi troppo.

Di solito puoi usare la tua carta anche all'estero sia per pagare nei negozi sia per prelevare denaro allo sportello ATM (in valuta locale, ad esempio sterline se sei nel Regno Unito). Come nel caso delle altre carte di pagamento, potrebbero essere applicate commissioni più elevate.

I costi della carta di credito

In genere, i costi della carta di credito sono più alti di quelli delle altre carte di pagamento, dato il servizio che ricevi: l'anticipo del denaro necessario per i tuoi acquisti. Di norma i costi principali sono:

  • il canone annuo;
  • le commissioni per i prelievi allo sportello automatico (ATM);
  • i costi di conversione per i prelievi o i pagamenti in valuta estera diversa dall'euro.

Inoltre, se decidi di dividere in rate distribuite su più mesi la spesa per un acquisto con una carta revolving, dovrai anche pagare gli interessi su ciascuna rata. Il costo di questi interessi si aggiunge a quello del tuo acquisto, quindi considera bene la scelta.

I rischi

Con la carta di credito, soprattutto se revolving, potresti correre il rischio di farti anticipare dall’istituto emittente più denaro di quello che puoi restituire; in altri termini, rischi di indebitarti troppo.

Possiamo esagerare con gli acquisti perché tendiamo a spendere di più con una carta che con i contanti. Perché? Trattiamo il denaro in modo diverso a seconda dello strumento che usiamo per pagare. È la "contabilità mentale", uno degli errori che commettiamo nel gestire il denaro quando agiamo in modo irrazionale, emotivo o impulsivo. Questi errori sono anche chiamati "trappole comportamentali".

Altri rischi a cui badare sono la clonazione, lo smarrimento e il furto della carta. La clonazione è una frode: il malintenzionato copia i dati della carta per usarla. Ti consigliamo di attivare le notifiche in tempo reale dei pagamenti e controllare a intervalli regolari l'estratto conto della carta di credito, il documento periodico che riporta i pagamenti fatti con la carta; in questo modo potrai intercettare in modo tempestivo eventuali spese non tue.

In caso di smarrimento o furto, invece, blocca subito la carta (di norma hai a disposizione un numero di telefono dedicato). La banca potrebbe anche chiederti di fare una denuncia alla polizia; si tratta, tuttavia, di un adempimento che non condiziona il tuo diritto al rimborso, se hai scoperto un'operazione da te non autorizzata e ti sei comportato in modo diligente nell'uso dello strumento di pagamento. Per prevenire il rischio, non lasciare mai la carta incustodita e non tenerla insieme al PIN, se lo hai scritto su un foglietto. Se usi la carta di credito per comprare online, accertati che il sito sia sicuro: alcuni programmi per navigare in internet mostrano l'icona di un lucchetto in alto, nella barra che contiene l'indirizzo ("url") del sito, prima di "https", ma attenzione: i truffatori a volte riescono a riprodurla nelle versioni false.

Infine, quando fai acquisti in negozio, è buona abitudine controllare che la somma sulla ricevuta del negoziante corrisponda a quella che gli dovevi.

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