Introduzione

Per lungo tempo gli studiosi di economia hanno considerato l’individuo come una creatura perfettamente razionale, in grado di puntare a ottenere il proprio utile sfruttando al meglio tutte le risorse disponibili.

Negli anni '70 è nato un nuovo approccio, l'economia comportamentale, che - concentrandosi sullo studio della psicologia e sulle emozioni alla base delle decisioni delle persone - ha messo in luce come l'essere umano sia in effetti ben lontano dalla razionalità ideale dell'economia classica. Gli psicologi Daniel Kahneman e Amos Tversky e l'economista Richard Thaler sono stati i primi grandi studiosi in questo campo. Kahneman e Thaler hanno addirittura ricevuto premi Nobel in economia.

Daniel Kahneman, in particolare, ha approfondito lo studio delle cosiddette trappole comportamentali, le scorciatoie mentali (dette anche euristiche) che intervengono nei nostri processi decisionali. Per spiegarle ha utilizzato un'efficace metafora. Possiamo pensare al nostro cervello come a un elefante guidato da un omino: l'elefante rappresenta i nostri processi mentali più istintivi, basati sulle nostre reazioni emotive e sui nostri pregiudizi, mentre l'omino rappresenta il nostro pensiero logico che cerca di controllare l'istinto.

L'elefante è forte e ben radicato a terra e per questo il lavoro dell'omino, cioè la parte razionale del nostro cervello, è tutt'altro che semplice. È come se ogni decisione si trasformasse in una piccola battaglia tra intuito e logica, tra istinto e razionalità. Il nostro cervello è portato a semplificare il processo decisionale, ad esempio individuando delle "scorciatoie" tra i tanti scenari di scelta possibili. Queste scorciatoie, però, possono non essere le più adatte a farci prendere le decisioni più corrette, o comunque quelle che rientrano nel nostro interesse.

Cosa possiamo fare per rafforzare l'omino che è dentro di noi e aiutarlo a "guidare" l'elefante nei casi in cui è necessario? Possiamo intanto capire quali sono le trappole comportamentali più comuni e provare a riconoscerle. Non è facile sradicarle, perché operano dentro di noi da centinaia di migliaia di anni; ma almeno possiamo smascherarle e riconoscerle, quando si insinuano nei nostri ragionamenti, e provare a limitare gli errori che ci portano a fare, anche in ambito finanziario.

Numerosi studi ed esperimenti hanno documentato una vasta gamma di errori tipici. Noi abbiamo deciso di soffermarci su sette errori tra i più frequenti, che ricorrono quando facciamo scelte economiche:

  • la preferenza per il presente, che ci spinge a guardare solo ai benefici immediati di una decisione senza valutarne adeguatamente gli effetti futuri;
  • la contabilità mentale, cioè la tendenza a dividere il nostro denaro in tanti conti mentali separati, ai quali associamo un diverso grado di disponibilità a spenderlo (si parla di una diversa tolleranza), come se i soldi avessero un valore diverso in base alla provenienza (ad esempio, se li ho guadagnati lavorando o ricevuti in eredità) oppure al contesto in cui li uso (ad esempio, se sono in vacanza);
  • la diversificazione ingenua, che ci porta a non applicare correttamente la regola base della diversificazione degli investimenti;
  • gli effetti di inquadramento, per i quali la decisione che prendiamo risente della "cornice", cioè del modo in cui le informazioni ci vengono presentate (ad esempio, con una maggiore o minore enfasi sugli aspetti negativi come possibili perdite economiche);
  • l'eccesso di fiducia che, dandoci troppa sicurezza nelle nostre conoscenze o abilità, ci porta a sottovalutare i rischi;
  • la rappresentatività, la tendenza a compiere certe scelte per analogia con situazioni a noi più familiari o per stereotipi, trascurando di prendere in considerazioni opzioni statisticamente più vantaggiose;
  • l'effetto dotazione, che ci fa stimare il valore di un bene maggiore rispetto al suo effettivo valore di mercato, solo perché è già in nostro possesso.

Ad ognuna di queste trappole abbiamo dedicato un video ricco di esempi ed esperimenti effettuati con la collaborazione di studenti e cittadini incontrati per i vicoli veneziani.

Guarda il video introduttivo e scopri tutta la collana!

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